Francesco De Notaris: ”No a nuovi inceneritori in Campania”

Francesco De Notaris: ”No a nuovi inceneritori in Campania”

19 Novembre 2018 0 Di La Redazione

Il coordinatore dell’Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia ribadisce la ferma opposizione delle Assise fondate da Gerardo Marotta, a qualsiasi ipotesi di nuovi termovalorizzatori in Campania.

Francesco De Notaris

Le Assise fondate da Gerardo Marotta hanno sollevato da oltre un decennio l’allarme rifiuti ed il 26 Marzo 2007 denunciarono gli effetti letali sulla popolazione prodotti dagli inceneritori insieme a proposte specifiche con un documento firmato dal dottor Giuseppe Comella Presidente del nostro comitato scientifico e da Personalità di livello nazionale.

La questione dei rifiuti in Campania è improvvisamente balzata all’attenzione del Governo. Il piano del ministro Costa è altra cosa dalla risoluzione che sembra essere la proposta del Ministro dell’Interno sen. Matteo Salvini, cioè quella della costruzione di altri inceneritori che è del tutto fondata su inadeguate e non scientifiche informazioni. In ogni sede bisogna opporsi a tale propagandistico annuncio.

La costruzione di termovalorizzatori o bruciatori ormai obsoleti che producono ceneri tossiche è antieconomica ed inutile, oltre che dannosa. In particolare in Campania l’impianto di Acerra, che in un anno brucia 800mila tonnellate di rifiuti bruciabili, è più che sufficiente rispetto alle esigenze. Purtroppo la produzione di ceneri tossiche arreca danni alla salute della popolazione. In Campania la capacità di bruciatura è identica a quella esistente in Emilia-Romagna dove esistono otto piccoli inceneritori dalla capacità, ognuno, di 100mila tonnellate annue che possono essere bruciate.

I roghi tossici dei quali si parla interessano rifiuti che industrie del nord e della Campania sversano abusivamente. Anche i roghi all’interno dei siti sono fenomeni diffusi in Italia originati da attività criminali. Le Assise si augurano che in Campania, come è nei programmi del Governo regionale, vengano realizzati siti di compostaggio per l’umido e si prosegua con la raccolta differenziata.