Fp-Cgil Salerno, caldo record: rischio reale per chi lavora all’aperto

Fp-Cgil Salerno, caldo record: rischio reale per chi lavora all’aperto

27 Luglio 2023 Off Di La Redazione

Le temperature da record di questi giorni, accompagnate da ondate di calore sempre più frequenti, intense e prolungate, rappresentano ormai un rischio reale per tutti quei lavoratori che svolgono la maggior parte delle attività all’aperto.
É soprattutto la salute e la sicurezza delle maestranze impegnate nelle diverse attività del ciclo integrato dei rifiuti in provincia che viene messa a repentaglio dal cosiddetto “stress termico ambientale”. Ad dichiararlo Antonio Capezzuto, segretario Fp Cgil Salerno.
È ormai un dato di fatto che quando c’è un picco delle temperature e le condizioni di lavoro diventano estreme, c’è una perdita di concentrazione e di attenzione, e una minore capacità di reazione rispetto all’imprevisto e a situazioni di pericolo, per cui l’infortunio, il malore o lo svenimento mentre si svolge la propria attività nella raccolta o spazzamento o trattamento dei rifiuti per un periodo prolungato, sono rischi reali. L’Inps difatti ha avvertito che i fenomeni climatici estremi sono stati posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro – aggiunge.
Abbiamo per questi motivi inviato una nota a tutte le Società provinciali dell’igiene ambientale affinché vengano messi in campo interventi sull’organizzazione del lavoro per aumentare le pause e immaginare ogni forma di miglioramento possibile per tutelare al massimo la salute e la sicurezza di ogni singolo lavoratore, anche anticipando gli orari di uscita dei lavoratori per consentire che le attività si possano svolgere nelle prime ore del mattino – afferma.
Come Fp Cgil Salerno, sempre attenti sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, lavoreremo affinché le società trovino le giuste soluzioni. Nelle ultime ore sono arrivate già le prime positive determinazioni da qualche azienda e auspichiamo che lo stesso si verifichi a cascata su tutto il territorio – conclude Capezzuto.