Fabio Cocco: “Non bisogna mai smettere di imparare e di migliorarsi”

Fabio Cocco: “Non bisogna mai smettere di imparare e di migliorarsi”

29 Agosto 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Le scarpe rendono più elegante il giocatore ma solo quello che ha dentro lo rende più forte.”
(CRISTIANO RONALDO)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Fabio Cocco.

La fase pandemica più acuta sembra essere alle spalle. Come vive e ha vissuto la situazione? Come l’ha affrontata? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle misure restrittive?

Certamente la pandemia ha sconvolto la vita di tutti noi e ancor di più ne ha risentito lo sport che ha fatto davvero tanta fatica per ritrovare un pizzico di normalità. Sono stati mesi duri, molto difficili da gestire soprattutto a livello mentale. Gestire l’allenamento in autonomia, per chi è abituato da una vita ad allenarsi in gruppo è complicato, senza dimenticare poi lo spogliatoio e tutto ciò che fa da contorno alle attività di gruppo.

Insieme alle restrizioni, i tentennamenti della politica hanno causato molti disagi al mondo dello sport, specie quello minore. Cosa è successo alla sua specialità?

Nel nostro campionato siamo ripartiti a marzo 2021 con un mini torneo che è servito a far riprendere le dinamiche dell’allenamento. È stato tutto un po’ strano, il giorno prima della partita tutti i controlli con i tamponi, davvero surreale. Mentre la stagione 2021 / 2022 ,a parte la sospensione di un mese a Gennaio e le tante partite rinviate, ha comunque ridato vita al nostro sistema. Speriamo di ripeterci anche quest’anno.

Chi è stato tra gli amici o in famiglia a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua folgorazione, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Sono stato avvicinato a questo sport da mio fratello, più grande di me di 8 anni e che già lo praticava. È stata un attrazione che poi è diventata la mia passione e motivo di socializzazione visto che ho avuto la fortuna poi di conoscere tante persone da cui sono nate diverse amicizie.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Tantissimo, è quello che cerco di trasmettere ai ragazzi più giovani. Lo sport in generale, se si vogliono ottenere dei risultati, ti costringe a delle rinunce, ad avere un certo stile di vita e comportamentale. Forse è questa la cosa più difficile oggi, comunicare e trasmettere i valori dello sport.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua attività, cosa suggerirebbe?

Il suggerimento più importante che cerco di dare è sempre quello di avere rispetto, per sé stessi e per gli altri. Senza regole non si può arrivare a niente nella vita. Le rinunce che ho citato nella domanda precedente sono dure ma sono essenziali per arrivare al massimo delle proprie potenzialità ma anche per diventare persone per bene. Poi certo ci sono i consigli tecnici che sono quelli più belli e stimolanti. A 34 anni ancora cerco di rubare le idee e i consigli dei miei allenatori ma anche dei miei compagni più giovani, non si smette mai di imparare e di migliorarsi, anche perché il calcio si evolve anno dopo anno ed è sempre bello confrontarsi con chi ha la tua stessa passione.