Enzo Di Silvestro, centri sportivi poco considerati durante la pandemia

Enzo Di Silvestro, centri sportivi poco considerati durante la pandemia

4 Luglio 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Wellness, Fitness, Palestre, Piscine e Centri Sportivi, luoghi di salute psicofisica per antonomasia, stanno contando morti e feriti, tra i suoi operatori e fruitori, non per Covid 19, ma per una grave disattenzione della nostra Politica. Ne parliamo con un valido esponente del mondo del Fitness.

Enzo Di Silvestro, Diploma di Club Manager F.I.F., Preparatore atletico F.I.P. C.O. N. I., Membro della AIPT C.O.N.I., Istruttore di Sala e body building, Istruttore di Power Pump volution/Funzionale della F.I.F., Personal Trainer ASI. CO.N.I.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il disagio legato alle indispensabili misure restrittive?

La paura della pandemia ha sicuramente sconcertato tutti.

Misure restrittive a cui nessuno pensava si arrivasse oramai nel XXI Secolo. Un’epoca in cui la caratteristica ed il comune denominatore era la velocità di azioni, scambi, viaggi, corse contro il tempo e contro ogni logica antistress…

Tuttavia poi lo stop! Il mondo ha cominciato a girare lento…quasi a fermarsi.

Oggi con un’altra consapevolezza ci siamo abituati a sorridere con gli occhi, il nostro corpo ha sviluppato nuovi sensi e nuovi modo di muoversi nella società…ci si adatta…”chi non si adatta si estingue” mai una citazione fu più a pennello negli anni 2020/21..

Tuttavia noto anche che l’essere umano ben presto dimentica e pensa che fare le stesse cose lo conduca in posto diverso…ecco perché dobbiamo esigere da parte di tutti l’applicazione delle misure (almeno quelle elementari come lavarsi le mani, indossare la mascherina in luoghi affollati, tenersi a distanza, l’ABC insomma, che non è detto non ci abbia salvato la vita)

Ciò non può prescindere però anche da azioni logiche e non insensate che, purtroppo invece spesso sono state attuate a livello di Governo Centrale, misure forse eccessive e senza riscontro scientifico che hanno poi indebolito ed indispettito anche i più ligi.

Quanti danni hanno arrecato allo Sport in generale ed al Fitness in particolare la pandemia, le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

Quantificare i danni derivanti da una politica economica sicuramente sbagliata che ha sancito senza possibilità di appello la chiusura dei centri fitness e studi personal trainer, ma anche centri danza e tutto lo sport in senso lato, è assolutamente incalcolabile.

Questo perché il semplice computo tra spese, mancato guadagno, prospettive di crescita saltate e perdite registrate, non può dare una idea di quanto ruota, anzi ruotava, intorno al benessere ed al fitness… basti pensare anche alle fiere o gare fitness annuali, all’indotto che produce attrezzature, all’assistenza tecnica, l’abbigliamento, l’integrazione alimentare…basti pensare alla fidelizzazione del cliente, intesa come lavoro empatico fatto di tante attenzioni e tanti momenti, anche di quotidianità convissuti insieme, alle abitudini perse o trascurate, perché ,si sa, quando si vive reclusi, gli stimoli anche a farsi del bene si riducono all’osso…ci sono persone che neanche si pettinano più o quasi…così come aumentano invece le tentazioni errate, ciò che passa è insomma un segnale di resa del corpo e della mente ..

Riportare queste persone alla normalità sarà sicuramente un duro e meticoloso lavoro anch’esso non quantificabile prima di parlare di una vera ripartenza del fitness.

C’è anche da sottolineare che lo sport non è stato sostenuto a dovere, ne è stato creato un piano di recupero della clientela, magari stimolandone il ritorno con bonus o agevolazioni, né i centri sportivi hanno ricevuto aiuto concreto se non piccoli “contentini”…ci vorranno anni, ammesso che ce ne sia ancora la volontà da parte dei gestori, soprattutto delle piccole società sportive, Sempre che non abbiano cambiato mestiere.

Quanto valore lei attribuisce al binomio Sport-Salute?

Se avessimo trovato il giusto equilibrio tra alimentazione movimento, avemmo trovato il segreto per l’eternità” dicevano gli antichi greci.

Binomio inscindibile “salute e sport “, è infatti oramai ampiamente dimostrato che il movimento fa bene al corpo ed alla mente, si riducono ad esempio i rischi cardiovascolari, diabete, obesità (in Italia l’obesità infantile è ormai al passo degli americani). Ma a giovare dello sport è anche e soprattutto la mente, fare sport è un impegno che spesso coinvolge al di là del gesto fisico, ci si cura, ci prepara per andare in palestra o a nuoto o calcetto, si tiene una alimentazione sana e corretta , si rilasciano endorfine positive che ci fanno affrontare poi le giornate, anche le più pesanti, in modo diverso.

Purtroppo questa pandemia ha portato un rallentamento dello sport e del benessere ed un aggravamento dello stato di salute in generale un po’ su tutto…e gli effetti negativi che si ripercuoteranno necessariamente sul Servizio Sanitario Nazionale, si vedranno nel breve/medio tempo sia dal punto di vista di una popolazione più ammalata, fisicamente e mentalmente, sia sul piano economico

Cosa Le hanno dato in termini di crescita personale, sociale e professionale lo Sport in generale ed il Fitness in particolare?

L‘attività sportiva ed il fitness hanno da sempre rappresentato lo scenario fisso e costante della mia vita: Basket, Nuoto, Scherma, Pattinaggio, Karate, Calcio, Bodybuilding…sono solo alcuni degli sport che ho praticato nella mia vita di atleta. Da lì una forte passione per tutto ciò che è movimento e benessere.

Nonostante gli studi di Giurisprudenza, la laurea in Scienze Turistiche, sono sempre stato attratto dallo Sport fino a farlo diventare una professione. Ma le mie soddisfazioni personali non sono solo quelle sportive, stare nelle palestre, tanti anni come istruttore e poi addirittura gestore di centro fitness e personal trainer, è stato ed è per me fonte di vita anche sociale e benessere psicofisico, aiutare nel mio piccolo le persone a superare i loro limiti non ha prezzo. Ecco perché come dico sempre io non faccio il personal trainer, lo sono.