Emiliano Spolverini: “Per raggiungere grandi risultati nello sport, soprattutto nel padel, serve la disciplina”

Emiliano Spolverini: “Per raggiungere grandi risultati nello sport, soprattutto nel padel, serve la disciplina”

13 Agosto 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Per quanto mi riguarda ormai credo nel fatto che la pandemia sia alle spalle..mi sono fatto l’idea, spero esatta, che il coronavirus ormai sia diventato un virus influenzale come tanti altri che, con frequenza maggiore in inverno, si ripresenterà nella popolazione senza portare gravi conseguenze.
Lo sport l’ho vissuto sempre con grande intensità e tenacia, anche nei periodi peggiori, allenandomi a casa e concentrandomi soprattutto sugli esercizi fisici di rinforzo a corpo libero.
Nel presente di tutti i giorni cerco sempre di mantenere un atteggiamento abbastanza attento a non mettere mani negli occhi o nel naso durante partite o allenamenti.
Personalmente ho contratto il Covid nella prima parte della pandemia, quindi posso dire di aver vissuto tutto il periodo in maniera abbastanza tranquilla poiché ritenevo di avere acquisito i famosi anticorpi.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Io credo che il nostro sport non abbia risentito particolarmente di queste restrizioni e tentennamenti politici, anzi tutto ciò ha favorito l’avvicinamento di tante persone che hanno trovato nel padel l’unica forma di tenersi in movimento e fare attività fisica.
Poi per tante di queste persone il tutto è diventato una vera e propria passione per il padel.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Per quanto mi riguarda non sono stato spinto da nessuno a intraprendere la strada in questo meraviglioso sport.
Dall’eta’ di 9 anni ho cominciato a mettermi in gioco su qualsiasi attivita’ che ritenevo sportiva,atletica o comunquesia che poteva mettermi in competizione con gli altri.
In prima media ho vinto i giochi della gioventu’ provinciali sui 60 metri piani con il tempo di 8,5 secondi e, ripensandoci bene, credo che da quel giorno si sia accesa in me quella lampadina che ancora oggi all’eta’ di 41 anni non si è spenta.
In terza media ho vinto di nuovo I giochi della gioventu’ provinciali sugli 80 metri piani col tempo di 9,3 secondi, qualificandomi per la fase regionale a Formia in cui sono poi arrivato sesto.Quella mi ricordo fu’ la prima batosta agonistica, ma solo dopo ho scoperto che quella batosta forse è stata la lezione più grande che potessi avere avuto e che negli anni ho sempre usato come punto di forza in qualsiasi sport, difatti il padel è uno sport con molti alti e bassi e penso che non si possa crescere in questo sport se non si ha la tenacia di resistere ai momenti di difficolta’.
Comunque dopo l’esperienza di Formia, ci fu un allenatore che mi vide e mi propose di iscrivermi alla sua Societa’ di Atletica leggera.
Per 5 anni ho praticato questo sport diventando un quattrocentista e come risultato migliore feci un sesto posto ai campionati regionali.
Successivamente ho cominciato a praticare qualsiasi tipo di sport: beach volley, pallavolo, calcetto, callisthenics e soprattutto tennis tavolo(ping pong) diventando agonista per circa 3 anni.
Tutto ciò per arrivare al momento in cui mi sono iscritto alla Scuola Padel Viterbo dove ho trovato tanti giocatori di livello e maestri veramente eccezionali..ora faccio parte della squadra agonistica di questo Centro e penso che mi abbia aiutato tanto tutto il trascorso agonistico/atletico della mia vita, anche perché, pensandoci bene, credo che non è così scontato all’eta’ di 41 anni tenere il passo sul piano atletico di giocatori con 20 anni di meno.
Il mio punto di forza credo sia soprattutto sul piano fisico e mentale, credo di essere un buon difensore, sto cercando ancora di migliorare tanto sul piano tecnico e tattico.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Penso che la forza di volontà sia una delle cose fondamentali per progredire in ogni sport. A maggior ragione nel Padel in cui entrano in gioco tantissime varianti, riguardanti l’aspetto atletico, fisico, tecnico ma soprattutto l’aspetto mentale.
È uno sport in cui se si vuole arrivare ad un certo livello è fondamentale avere la forza di accettare le sconfitte e tenere duro nei momenti di difficoltà.
Credo che in questo sport sia fondamentale perdere contro i più forti per aumentare di livello.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Non credo di avere le competenze per dare ai giovani consigli utili sotto l’aspetto tecnico e tattico riguardo a questo sport.
In base alla mia esperienza consiglierei di approcciarsi a questo sport con spirito agonistico, che non significa per forza diventare subito forti e cercare di vincere tutto, ma impegnarsi sin da subito con un atteggiamento serio,combattivo,motivato.
Penso che per raggiungere grandi risultati nello sport, soprattutto nel padel,ci sia bisogno di una cosa fondamentale : la disciplina.
Senza disciplina secondo me non si può diventare grandi giocatori.
Inoltre consiglierei a tutti di svolgere tanto esercizio fisico e soprattutto esercizi muscolari mirati al fine di prevenire tanti infortuni fisici.
Io di sport ne ho fatti tanti e mi sono reso conto che il padel è molto impegnativo e stressante per articolazioni e muscoli e richiede una preparazione di un certo livello se si vuole essere abbastanza performanti.