Emicrania, il punto sui trattamenti

Emicrania, il punto sui trattamenti

3 Giugno 2025 Off Di La Redazione

Due nuove linee guida pubblicate dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) e dalla International Headache Society (IHS) hanno fatto il punti sui farmaci più efficaci per combattere l’emicrania.

L’emicrania non è soltanto mal di testa: è una patologia, una sindrome neurologica complessa che coinvolge nervi, neurotrasmettitori, vasi sanguigni cerebrali e colpisce solo in Italia oltre 8 milioni di persone. Dato che questo è stato scoperto solo in tempi relativamente recenti, fino a poco tempo fa veniva trattata (quasi) solamente i normali analgesici, cioè i FANS (antinfiammatori non steroidei), che funzionavano fino a un certo punto, perché agivano in modo non specifico attenuando lo stato infiammatorio generale e quindi anche delle strutture nervose e vascolari all’origine del dolore. Le cose sono cambiate negli ultimi anni, quando chiarendo meglio i meccanismi di dell’emicrania, i farmaci a disposizione sono diventati sempre più numerosi: ora appartengono a classi differenti, dai detani ai gepanti, dalla tossina botulinica fino agli aniticorpi monoclonali, che possono non solo trattare ma anche prevenire gli attacchi. Si è creata così una situazione complessa in cui si sentiva il bisogno di strumenti che indirizzassero il medico nelle scelte terapeutiche secondo le evidenze. Adesso, a fronte di questa nuova realtà, le due società scientifiche hanno elaborato le prime linee guida per il trattamento dell’emicrania.

Le linee guida sono state pubblicate pochi giorni fa sulla rivista scientifica Cephalalgia. Sono due documenti distinti: il primo è un testo che presenta nel dettaglio il metodo di valutazione e l’analisi delle evidenze cliniche sull’emicrania. Il secondo, più sintetico, contiene le raccomandazioni finali, per l’utilizzo quotidiano da parte degli specialisti e dei medici di medicina generale. Rappresentano il primo documento ufficiale, destinato ai medici specialisti e non, che raccoglie in modo sistematico le raccomandazioni basate su su utilizzo e efficacia dei farmaci, da quelli tradizionalmente utilizzati ai più innovativi.

“Non possiamo dire che l’emicrania oggi sia davvero eliminabile sempre e in tutti i pazienti” dice il professor Innocenzo Rainero, Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università di Torino e Presidente Eletto SISC “ma con quello che sappiamo e le nuove armi terapeutiche, abbiamo ridotto di molto il numero di attacchi e la loro intensità, migliorando nettamente la qualità di vita”. E naturalmente il Medico di famiglia resta di insostituibile supporto per la diagnosi e la gestione corretta dell’emicrania.

“Disporre di linee guida costruite con criteri rigorosi e condivisi a livello internazionale consentirà ora ai medici di orientarsi tra le molte opzioni terapeutiche disponibili, scegliendo in modo consapevole il farmaco più sicuro ed efficace” afferma la professoressa Marina de Tommaso, presidente della SISC, Neurologa e Professoressa Ordinaria all’Università di Bari. “È anche un potente strumento di riferimento per le istituzioni sanitarie, affinché possano garantire l’accesso in rimborsabilità alle cure migliori”.

Il progetto è nato dapprima per iniziativa della SISC, e successivamente ha coinvolto la IHS: “Questo lavoro è il risultato di molti mesi di impegno scientifico e collaborazione internazionale”, dichiara la professoressa Simona Sacco, Professoressa Ordinaria di Neurologia dell’Università dell’Aquila, che ha coordinato l’elaborazione delle linee guida. “Offriamo ora alla comunità medica uno strumento pratico e aggiornato per migliorare la qualità delle cure offerte ai pazienti”.

Va poi ricordato che gli esperti di SISC e SIN (Società Italiana di Neurologia) hanno anche contribuito in modo determinante alla revisione dei criteri di prescrivibilità in materia previsti dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Importante sottolineare anche lo sviluppo delle terapie non farmacologiche. “L’attività fisica adattata, la stimolazione cerebrale non invasiva e le tecniche di rilassamento e mindfulness, sono ottimi supporti nel trattamento delle forme croniche farmaco resistenti e per le quali auspichiamo una maggiore attenzione da parte del Servizio Sanitario Nazionale, grazie anche ad una ulteriore revisione delle evidenze di efficacia attualmente disponibili” conclude la professoressa de Tommaso.

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/64408/emicrania-il-punto-sui-trattamenti-nelle-prime-linee-guida-internazionali-le-novita