Emanuele Acampora: “L’unico consiglio che mi sento di dare ai ragazzi è: sacrificatevi!”

Emanuele Acampora: “L’unico consiglio che mi sento di dare ai ragazzi è: sacrificatevi!”

13 Settembre 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

La prima fase della Pandemia è stata un po’ caotica per noi anche perché allora le società erano indecise se mandarci a casa o meno perché non si pensava fosse una cosa così grave, ma poi passando i giorni i contagi iniziarono ad aumentare e per precauzione annullarono tutti e tornammo a casa, io devo dire anche se può risultare una cosa strana l’ho vissuta abbastanza bene anche perché erano anni che non passavo così tanto tempo a casa con i miei familiari e anche per questo posso dire che non l’ho vissuta in maniera pesante come probabilmente l’ha vissuta molta molta gente.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Sono stati causati molti danni economici come nel calcio in tutti gli altri sport questa è una cosa evidente, molte società hanno rischiato di non iscriversi, gli stipendi mancavano anche perché era tutto spento e le società con molta forza di volontà e molti sacrifici sono riuscite ad accontentare un po’ tutti nei loro impegni economici, non mi posso lamentare.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Giocare a calcio è sempre stato un mio sogno da bambino, ai tempi non conoscevo nessuno, essendo di Napoli si parlava molto di Maradona lui mi ha fatto innamorare del calcio ma premetto che il calcio è stata una cosa che ho voluto far sin da bambino.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
Secondo me la forza di volontà e l’80% di una persona che fa sport, perché negli anni ti può andare bene ma sono casi rari, ma nei casi più comuni ti può andare bene o male ed è li che dimostri quanta volontà hai perché bisogna fare il doppio dei sacrifici, bisogna allenarsi il doppio, bisogna che credi in te stesso perché nessuno la farà per te
Quindi posso dire che per me la forza di volontà conta molto, perché senza quello non puoi andare avanti.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Alcuni consigli che posso dare ai ragazzi che si avvicinano al Calcio dico una sola parola SACRIFICI, ti devi sacrificare come ho fatto io da bambino ad andare via di casa a 14 anni ad abitare da solo, lontano dalla famiglia e i primi tempi solo io so quanto è stata dura ma con i sacrifici con la forza di volontà e soprattutto capire quanto vale per te stesso questo sport dopo è andato tutto per il verso giusto.
Quindi l’unica cosa che posso dire che ho vissuto sulla mia stessa pelle sono i SACRIFICI!