Dolore neuropatico nel diabete: benefici dai semi di Nigella sativa

Dolore neuropatico nel diabete: benefici dai semi di Nigella sativa

24 Dicembre 2023 Off Di La Redazione

La neuropatia diabetica è una delle complicanze più comuni del diabete. I farmaci sintetici disponibili sul mercato hanno effetti collaterali e limitazioni per i pazienti diabetici, la maggioranza dei quali appartiene alla fascia di età più alta. Dai semi della pianta medicinale Nigella sativa (comunemente nota come seme nero, cumino nero o Kalonji) si ricava un olio, i cui componenti principali sono p-cimene (circa 37%) e timochinone (circa 14%), utilizzato per trattare varie malattie.
Secondo la medicina persiana, la N. sativa ha effetti benefici sul dolore neuropatico e sui disturbi neurologici. In particolare, una revisione della letteratura mostra che il consumo di N. sativa, in varie forme, può aiutare i pazienti diabetici, riducendo l’appetito, l’assorbimento intestinale del glucosio, la gluconeogenesi epatica, i livelli di zucchero nel sangue, il colesterolo, i trigliceridi e il peso corporeo. Pertanto, in questo studio clinico in doppio cieco, Khodaie e collboratori hanno valutato l’effetto di somministrazioni topiche di N. sativa per otto settimane (tempi di follow up dopo 2, 4 e 8 settimane di trattamento) su 120 pazienti con neuropatia diabetica. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto un prodotto topico a base di N. sativa sotto forma di unguento, al secondo gruppo è stato somministrato un placebo topico e il terzo ha ricevuto capsule di gabapentin da 300 mg. Per preparare un estratto acquoso, 100 grammi di semi di N. sativa sono stati bolliti per 20 minuti in un litro di acqua distillata. Dopo il raffreddamento e la filtrazione, il preparato è stato condensato mediante evaporatore rotante e l’estratto concentrato è stato usato per preparare un unguento al 10% di N. sativa. La cecità è stata effettuata nel primo e nel secondo gruppo. La neuropatia diabetica (DPN) è stata valutata prima e dopo il trattamento utilizzando il Michigan Neuropathy Screening Instrument (MNSI). Un punteggio MNSI ≥ 2.5 indicava presenza di DPN. Nel gruppo di pazienti che ha ricevuto il prodotto topico a base di N. sativa, l’intensità dei sintomi correlati a DPN è risultata ridotta per tutti i sintomi, tranne per la capacità di distinguere l’acqua calda da quella fredda. In particolare, è stata riscontrata una diminuzione statisticamente significativa del dolore eperdermico (che si verifica quando le coperte toccano le zone interessate) e del dolore alle gambe in movimento solo nel gruppo che ha ricevuto il prodotto topico di N. sativa e non negli altri due gruppi di trattamento.
Questo studio, quindi, ha mostrato come l’uso topico di N. sativa produca un miglioramento dei sintomi nei pazienti con neuropatia diabetica. Gli autori riportano come limite principale dello studio, la sua concomitanza con la pandemia di COVID-19; infatti, per ridurre il rischio di infezione, tutti i follow-up, ad eccezione della prima visita, sono stati effettuati telefonicamente. D’altra parte, l’uso topico del preparato rappresenta un punto a favore per pazienti che hanno difficoltà con l’uso di farmaci per via orale. Infine, la somministrazione topica di N. sativa non ha causato alcun effetto collaterale specifico, per cui viene riportata considerata come una potenziale opzione per trattare la neuropatia diabetica.  

 

 

 

 

Fonte: https://www.farmacista33.it/fitoterapia/28226/dolore-neuropatico-nel-diabete-benefici-dai-semi-di-nigella-sativa-cumino.html?id=28226&ids=15