Daniele Primerano: “ll fallimento non è il contrario del successo, è parte del successo”

Daniele Primerano: “ll fallimento non è il contrario del successo, è parte del successo”

6 Dicembre 2022 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c’è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un’industria e sempre meno un gioco.” (ZDENEK ZEMAN)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Daniele Primerano.

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

 La pandemia è stato un colpo per tutti. L’iniziale lockdown ha avuto un impatto devastante e ogni giorno sembrava essere sempre più l’inizio della fine . Ho sempre rispettato le restrizioni imposte riuscendomi anche ad allenare quando concesso, seppur in maniera minima. L’atmosfera non era la stessa, ma a quei tempi anche una semplice corsetta era un grande traguardo. Ora fortunatamente siamo in netta ripresa e le cose stanno tornando sempre più alla normalità , anche gli allenamenti sono tornati gli stessi e ci si diverte nuovamente.

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?

Se nel “Calcio dei grandi” è stata data la possibilità di recuperare partite o addirittura campionati , purtroppo in quello giovanile non per tutti. Quando la pandemia fu nel suo picco ovviamente i campionati sono stati sospesi , e per me un anno è finito nel dimenticatoio. Giocavo nel campionato U19 Regionale con la Vigor Catanzaro e dopo la seconda giornata è stato tutto sospeso senza poter riprendere.

Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?

Fin da piccolo sono sempre stato ammirato dal Calcio. Giocavo con parenti e amici in ogni occasione, e anche adesso continuo a togliermi qualche soddisfazione con la mia squadra, le Pantere Nere. Il sogno nel cassetto è sempre stato questo, quello di diventare Calciatore Professionista. Essendo un attaccante, il mio modello è stato da sempre Zlatan Ibrahimovic, dal quale ancora oggi cerco di apprendere quello che posso anche solo vedendolo in Televisione. È la mia più grande fonte d’ispirazione nel mondo del calcio.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La Forza di volontà nella vita sta alla base di tutto, soprattutto nel mondo del calcio. Bisogna cercare di fare la differenza ogni giorno con impegno, dedizione e tanta costanza.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?

Il mio consiglio è sempre quello di non mollare e di dare tutto per il raggiungimento dei propri obiettivi. Capita di fallire, ma il fallimento non è il contrario del successo, è parte del successo. Solo sacrificandosi si arriva a ciò che realmente si desidera.