Daniel Ferrario, il talento senza impegno non ha valore

Daniel Ferrario, il talento senza impegno non ha valore

5 Maggio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Fatti dire che è impossibile e dimostra a tutti che puoi farcela”. (Bebe Vio)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido calciatore: Daniel Ferrario.

La fase pandemica nella sua fase più acuta sembra ormai essere alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha affrontato questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio e il disagio legato alle severe misure restrittive?

La situazione pandemica ormai sembra quasi alle spalle “si spera“, all’inizio è stata molto dura e molto particolare come situazione perché nessuno si aspettava una pandemia nel 2022 con tutte queste restrizioni,  dopo un periodo di adattamento è stata dura ma con tanta forza di volontà siamo riusciti ad andare avanti.

Le restrizioni e il tentennamento del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto per quello cosi detto minore, cos’è successo in particolare nella sua specialità?

Nella mia specialità ossia il Calcio  dilettante , abbiamo Praticamente chiuso i battenti ed e stata veramente dura non potersi allenare , giocare e soprattutto stare insieme ai compagni di squadra.

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

A spingermi verso l’attività agonistica sono stati i miei genitori perché sin da piccolo vedendo i campioni in televisione volevo sempre giocare a calcio..

Al di la delle doti personali e delle attitudini quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La forza di volontà è tutto in uno sport soprattutto nei momenti più difficili serve tanta forza interiore, se hai talento e non ti impegni non andrai mai da nessuna parte, se hai meno talento e ti impegni e non molli mai puoi arrivare in cima in qualsiasi sport.

Cosa suggerirebbe ai giovani che si avvicinano alla sua specialità?

Ai ragazzi che si avvicinano al calcio posso consigliare di divertirsi perché il gioco del calcio deve essere divertimento felicità e gioia, è uno sport bellissimo, molto formativo a livello umano ma soprattutto insegna a stare in gruppo con ragazzi/bambini di diverso carattere e di diverse etnie.