Cto, ennesima aggressione a infermiera

Cto, ennesima aggressione a infermiera

10 Ottobre 2023 Off Di La Redazione

D’emilio (Cisl-Fp): “Basta! Il personale va difeso!”.

 

“La misura è colma. Non ne possiamo più. Al pronto soccorso del CTO ormai le aggressioni sono all’ordine del giorno. Stanotte è toccato ad una infermiera, circondata dai familiari inferociti di una paziente, che pretendevano priorità negli accertamenti. È il settantacinquesimo episodio che si registra da inizio anno a Napoli. Uno stillicidio, e nessun intervento strutturale viene messo in campo per proteggere i sanitari. C’ è un clima di paura e di emergenza continua. Ma le istituzioni competenti non danno ancora risposte”.

Luigi D’Emilio, leader della CISL Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli, è su tutte le furie. “Siamo sempre in attesa – dice – che diventino, come promesso, operativi i pronto soccorso al Loreto Mare e al San Giovanni Bosco per decongestionare gli altri ed evitare l’enorme sovraffollamento attuale presso i presìdi funzionanti. Siamo sempre in attesa di posti fissi di polizia presso tutte le strutture, che sicuramente garantiscono maggiore tempestività negli interventi ed al tempo stesso rappresentano un deterrente importante, a fronte delle continue chiamate a correre sul posto alle forze dell’ordine. Basta! Il personale va difeso, e messo nelle necessarie condizioni di serenità per svolgere al meglio la delicatissima e straordinaria funzione ad esso affidata”.

La Cisl Fp segnala poi l’altra carenza che da tempo vive la sanità a Napoli e in Campania. “Gli addetti – aggiunge il segretario generale della federazione – sono troppo pochi. Solo al CTO su 35 infermieri presenti, di per sé assolutamente insufficienti, ne mancano 9, di cui 5 unità mancanti mai sostituite e 4 in maternità. Ma la stessa emergenza sta anche negli altri ospedali. Come sindacato – conclude D’Emilio – ci stiamo battendo da tempo per un piano straordinario di assunzioni utile per potenziare gli organici e per coprire i tantissimi vuoti esistenti. Ma le risposte non arrivano. Assistiamo ad una lenta agonia della sanità pubblica nel silenzio generale. Eppure parliamo della salute di tutti noi, una priorità assoluta! A chi giova questo sfascio?”