Covid-19, 72 posti di terapia intensiva all’Ospedale del Mare

Covid-19, 72 posti di terapia intensiva all’Ospedale del Mare

24 Marzo 2020 0 Di Bruno Buonanno

Coronavirus, sono iniziati i lavori per la realizzazione di strutture prefabbricate destinate ad ospitare pazienti Covid che necessitano di cure in un reparto di rianimazione.

 

La risposta alla pandemia da Coronavirus arriva dall’Ospedale del Mare. In una delle riunioni della task force sanitaria il governatore De Luca ha chiesto dove realizzare rapidamente con strutture prefabbricate posti di terapia intensiva.

I lavori – a spese della Regione – sono cominciati da giorni nei pressi della palazzina assistenziale dell’Ospedale del Mare adibite a zone verdi o parcheggi: l’Asl Napoli 1 Centro lavora come a Wuhan dove in dieci giorni hanno realizzato un ospedale da mille posti letto. Bulldozer e trivelle hanno spianato tutto, ieri mattina il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, era sul cantiere mentre veniva gettato il cemento sull’intelaiatura di reti metalliche che dovrà fare da base a tre blocchi prefabbricati per la realizzazione di settantadue posti di terapia intensiva.

Forte dell’esperienza maturata da ingegnere alla guida dell’ufficio tecnico del Cardarelli e dopo i circa 12 anni trascorsi come “commissario regionale” incaricato dai governatori Bassolino, Caldoro e De Luca di seguire la lunga e faticosa realizzazione dell’Ospedale del Mare, l’ingegnere Ciro Verdoliva con colleghi e geometri, da direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, verifica costantemente l’andamento dei lavori e dà i numeri: “Il primo prefabbricato sarà pronto entro il 6 aprile con 24 posti di terapia intensiva.

Gli altri due prefabbricati saranno consegnati rispettivamente il 13 e il 30 aprile”. Si tratta di 72 posti letto di terapia intensiva dedicata a pazienti contagiati da Coronavirus. Opera che al momento non ha sponsor ma viene finanziata dalla Regione, agli acquisti non solo dei ventilatori ma di tutto il materiale necessario per la nuova struttura provvede la Soresa. Non è da escludere in futuro per la nuova opera la spontanea collaborazione economica da parte di imprenditori e cittadini.