Cosa respiriamo a casa nostra?

Cosa respiriamo a casa nostra?

19 Maggio 2019 0 Di Gabriella Pesacane*

“Quel buon odore di nuovo che avvertiamo in una casa ammobiliata di recente e che ci dà l’impressione di pulito e sano, al contrario, dovrebbe preoccuparci”.

Architetto Gabriella Pesacane

“Il pericolo si annida dove ci si sente più al sicuro”,è l’aforisma utilizzato dall’ ANSiD, l’Associazione Nazionale Sicurezza Domestica” per sottolineare come la nostra attenzione sia costantemente rivolta ai pericoli che corriamo quando usciamo dalla nostra abitazione che riteniamo, spesso impropriamente, il luogo sicuro per eccellenza. Niente di più errato! Preoccupati, appena in strada, dell’aria inquinata che respiriamo, non pensiamo che la qualità dell’aria della nostra abitazione non lo è da meno.

A condizionarne la qualità concorrono vari fattori: l’inquinamento outdoor che non può non avere ripercussioni anche all’interno della nostra abitazione, ma anche l’uso di sostanze che usiamo abitualmente in casa (disinfettanti, igienizzanti, pitture, solventi ecc.), i fumi che si sprigionano quando cuciniamo, le polveri che si nascondono sui tappeti, sui divani e sui tessuti in genere. Una ottima indagine condotta dall’ ADICO, Associazione Difesa Consumatori, ha evidenziato come gli arredi, soprattutto se acquistati di recente possono rilasciare sostanze chimiche nocive perché prodotti quasi universalmente con compensati e truciolati trattati con sostanze tossiche (vernici, collanti). La dispersione è maggiore quando i bordi degli arredi non sono protetti da laminati e quando la temperatura dell’abitazione è particolarmente elevata.

Quel buon odore di nuovo che avvertiamo in una casa ammobiliata di recente e che ci dà l’impressione di pulito e sano, al contrario, dovrebbe preoccuparci ed indurci a ventilare abbondantemente la casa prima di abitarla. A farci riflettere arrivano gli esiti di un recente, importante  studio (ANAPNOI – Respirare bene per invecchiare meglio”)messo a punto dall’ Università Cattolica che ha coinvolto varie unità operative ( Fisica Ambientale e Fisica della Materia del Dipartimento di Matematica e Fisica di Brescia, la Facoltà di Sociologia di Milano, la Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali di Piacenza e due gruppi di ricerca, Farmacologia e Igiene, della Facoltà di Medicina e chirurgia – Fondazione Policlinico Universitario A.

Gemelli IRCCS di Roma). Lo studio tendeva a dimostrare gli effetti dell’inquinamento domestico su pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), ma che in definitiva riguarda tutti coloro che vivono in quelle abitazioni. Si tratta di uno studio di notevole valore scientifico anche per la metodologia e gli strumenti utilizzati per le rilevazioni (sensori nanostrutturati per l’analisi del respiro; è stato sperimentato presso la Farmacologia del Policlinico A. Gemelli Irccs, un nuovo naso elettronico a nanotubi di carbonio, in grado di fornire maggiori e più complete informazioni). Lo studio ha permesso di mettere a punto una serie di consigli utili per ridurre l’inquinamento domestico. Importante sottolineare l’aspetto pratico di questi consigli che hanno il pregio di essere facili da osservare senza un grande impegno di tempo e di mezzi da parte di tutti noi.

 

Le 10 regole per una buona qualità dell’aria negli ambienti domestici:

1) Ventilare l’abitazione almeno una volta al giorno ed almeno per 20   minuti aprendo le finestre se possibile quelle meno esposte alle strade di traffico e possibilmente di pomeriggio quando l’inquinamento esterno è minore

2) Usare la cappa, quando si cucina avendo attenzione a cambiare periodicamente i filtri;

3) Aerare la casa dopo aver compiuto alcune attività, quali ad esempio l’uso di pitture, colle, solventi, disinfettanti ecc.;

4) Pulire almeno settimanalmente tappeti o moquette con aspirapolveri dotati di filtro HEPA cambiando periodicamente il filtro (ogni 6 mesi);

5) Cambiare periodicamente il filtro HEPA di purificatori d’aria, laddove presenti;

6) Evitare l’utilizzo di deodoranti e profumanti dell’ambiente quali spray, incensi e candele.

7) Evitare, se possibile, di utilizzare caminetti, stufe a legna o a “pellet”;

8) Mantenere in una media accettabile le condizioni microclimatiche dell’abitazione evitando che  la  temperatura e  l’umidità  dell’aria siano  troppo alte o troppo basse;

9) Evitare di fumare in casa;

10) Non vivere troppo in casa, ma uscire cercando di passeggiare in luoghi possibilmente non inquinati.

Come si nota, si tratta di consigli utili e semplici che, lo si è già detto, non richiedono un grosso impegno ma solo l’adozione di buone regole di vita.

*Architetto, presidente ANSiD, Associazione Nazionale Sicurezza Domestica