Con le nuove cure il cancro fa meno paura

Con le nuove cure il cancro fa meno paura

18 Dicembre 2019 0 Di La Redazione

“Pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia con platino e pemetrexed ha dimostrato di ridurre il rischio relativo di morte del 44% rispetto alla sola chemioterapia”.

 

In Italia il 63% delle donne e il 54% degli uomini colpiti da tumore sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Percentuali nettamente migliori rispetto alla media europea, pari rispettivamente al 57% e al 49%. Il nostro Paese si trova al primo posto nel vecchio continente anche per diminuzione dei decessi per cancro: in 15 anni (2001-2016) è stata pari al 17,6%. L’innovazione ha offerto un contributo decisivo a questi risultati grazie anche all’immuno-oncologia: un approccio che potenzia la risposta del sistema immunitario contro il cancro.

Oggi, per neoplasie frequenti come quelle del polmone e dell’urotelio, rispettivamente al 3° e al 5° posto per numero di nuovi casi, e per tumori difficili da trattare come il melanoma e il linfoma di Hodgkin classico refrattario o recidivato, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di pembrolizumab, molecola anti PD-1 di MSD, riconoscendone l’innovatività.

“Nel 2019, in Italia, sono stimati 371mila nuovi casi di cancro – afferma Giordano Beretta, presidente Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e responsabile dell’oncologia medica all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo – gli ottimi risultati in termini di sopravvivenza sono la conseguenza di un eccellente sistema di assistenza universalistica, che caratterizza il nostro Paese e garantisce a tutti le migliori cure.

I farmaci innovativi permettono di allungare la sopravvivenza e di migliorare la qualità di vita dei pazienti, che vengono reinseriti nel mondo del lavoro e ritornano a costituire una componente produttiva del Paese. Il Fondo per i farmaci oncologici innovativi, pari a 500 milioni di euro ogni anno, fu istituito nel 2016 come misura emergenziale e, in questi anni, ha garantito il rapido accesso dei pazienti alle nuove terapie. Il Fondo è stato confermato per il prossimo triennio. Si tratta di una decisione importante. È indispensabile, però, che venga reso strutturale affinché l’accesso alle terapie innovative non sia interrotto”.

Nel 2019, in Italia, sono stimati 42.500 nuovi casi di tumore del polmone. Pembrolizumab è stato approvato da Aifa e rimborsato dal servizio sanitario nazionale a maggio 2017, per il trattamento in prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico che presentano l’espressione di un biomarcatore, PD-L1, superiore al 50% (e in pazienti già trattati con la chemioterapia, cioè in seconda linea, con PD-L1 >1%).

“La nuova indicazione approvata da Aifa riguarda la combinazione di pembrolizumab con platino e pemetrexed per il trattamento in prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico non squamoso in assenza di mutazioni di Egfr o traslocazione di Alk – spiega Marina Garassino, responsabile di Oncologia medica toraco polmonare, Dipartimento oncologia medica, della Fondazione Irccs, Istituto nazionale di tumori di Milano – nello studio Keynote-189, con un follow-up mediano aggiornato di quasi 19 mesi, pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia con platino e pemetrexed ha dimostrato di ridurre il rischio relativo di morte del 44% rispetto alla sola chemioterapia”.