Cisl-Fp Campania contro De Luca il “Colpaltrista”

Cisl-Fp Campania contro De Luca il “Colpaltrista”

27 Febbraio 2024 Off Di La Redazione

Lorenzo Medici:”Ruba la nostra piattaforma per accusare il Governo”.

 

“Ora basta con le sarchiaponate. Anziché aprire un confronto di merito con il sindacato, che stiamo sollecitando da anni, per discutere del rilancio del Servizio Sanitario Regionale, ormai ridotto ai minimi termini, il presidente De Luca <ruba> la nostra piattaforma sulla sanità per accusare il governo. Ormai è il capo dei colpaltristi, pronto sempre a prendersela con gli altri, senza ammettere mai che la colpa è solo sua. Le competenze sul settore fanno capo a lui, ed a lui solo, visto che ha conservato in eterno anche la delega assessorile specifica. E noi gli abbiamo offerto più volte la disponibilità a parlarne assieme. Non risponde, però compie un vero e proprio furto ideologico delle proposte elaborate dalla Cisl per ribatterle contro la Meloni. Si è presa la nostra identità, dicendo al capo del governo che i pronto soccorso chiudono, dimenticandosi di dire chi lo ha fatto. Incredibile.”

Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica della Campania, non entra nella polemica del giorno sulla comunicazione realizzata dalla Regione con il logo istituzionale, ma preferisce discutere del merito. “Siamo ancora in attesa – dice il segretario generale della federazione – di un intervento sulla perequazione dei fondi contrattuali, mai adeguati, e tuttora fermi senza che vengano erogati ai lavoratori, a differenza di quanto fanno gli altri. Questo si traduce in una differenza economica sostanziosa tra il nostro personale e quello del Nord, fino al 20% del totale. Visto che i bilanci sono in pareggio, cosa aspetta la Giunta a muoversi, anche per evitare una ulteriore fuga dei nostri professionisti verso territori dove pagano meglio? Cominciamo da qui – conclude Medici – anziché prendersela sempre con gli altri. Il giochetto messo in atto in questi anni ormai è noto a tutti, e non produce niente, se non l’ennesima conferma che siamo sempre più ultimi nella difesa della salute.”