Cardarelli, l’Odontoiatria per pazienti disabili

Cardarelli, l’Odontoiatria per pazienti disabili

19 Gennaio 2020 0 Di Bruno Buonanno

“Attrezzatura modernissima, medici, infermieri e operatori sanitari abituati a trattare con garbo e affetto persone che già vivono una vita difficile per risolvere i problemi dei pazienti”.

 

Umberto Esposito

Umberto Esposito

Poca, pochissima pubblicità per un repartino del grande Cardarelli che non ospita pazienti ma è conosciuto e apprezzato da tutti i pazienti disabili. Stavolta parliamo dell’odontoiatria affidata alla direzione di Umberto Esposito che ha fatto di questa missione un successo non solo cittadino. Circa venti anni fa decise di avvalersi della collaborazione di una giovane e graziosa collaboratrice pronta a lasciare il Bambin Gesù di Roma per trasferirsi in Campania e lavorare al Cardarelli. E Umberto Esposito chiarì subito a Paola Salerno che sarebbe stata la sua “colonna portante” occupandosi a tempo pieno dei pazienti con disabilità.

Nell’edificio E del Cardarelli, quello che fino all’entrata in funzione della palazzina del Dipartimento di emergenza (il Dea) era sede di un affollatissimo pronto soccorso al primo piano ospita l’odontoiatria. Reparto che lavora moltissimo ma ha egualmente una lista d’attesa di circa due mesi per fronteggiare le richieste di centinaia di pazienti, napoletani e non. “Abbiamo avuto un letto operatorio nuovo che utilizziamo solo per fare le estrazioni e piccoli interventi chirurgici in pazienti che hanno disabilità congenite o acquisite – ricorda la dottoressa Salerno, orgogliosa non solo del lavoro che l’odontoiatria esegue, ma anche dei continui grazie che a tutto il personale vengono garantiti dai pazienti e dai loro accompagnatori – la nostra attività cominciò come un lavoro di nicchia, ma dal Duemila i grafici dell’odontoiatria sono in costante crescita perché abbiamo eseguito oltre tremila interventi”.

I pazienti hanno quasi tutti importanti difficoltà motorie, conseguenza di patologie congenite o acquisite. Sono colpiti da alzahimer, parkinson, ci sono persone che non hanno superato le conseguenze fisiche di un’emorragia cerebrale o danni provocati da un incidente stradale o casalingo che li costringono a una forzata immobilità. “Sono tutti inseriti in un elenco della divisione perché quando un paziente arriva da noi viene immesso in un circuito di follow up come un normale cittadino. Programmiamo l’ablazione del tartaro e il paziente ogni anno e mezzo viene in sala operatoria dove l’equipe, con la collaborazione di un anestesista, risolve i problemi del cavo orale”. Cure gratis per tutti i disabili, molti di loro hanno sindromi rare di natura ematologica, genetica, neurologica e a questi pazienti si aggiungono in maniera impressionante tantissime persone finite per traumi sulla sedia a rotelle.

“Molte di queste persone non sono neanche in grado di comunicare che hanno mal di denti, per questo è necessario il follow up che ci ha permesso di organizzare il nostro lavoro: nei giorni dispari (lunedì, mercoledì e venerdì) lavoriamo nella nostra sala operatoria, il martedì e giovedì sono invece dedicati a interventi di controllo con i pazienti che vengono sistemati nelle classiche poltrone odontoiatriche”.

Attrezzatura modernissima, medici, infermieri e operatori sanitari abituati a trattare con garbo e affetto persone che già vivono una vita difficile per risolvere i problemi di pazienti con problemi oncologici, cardiologici, ematologici e anche cittadini trapiantati o con forti allergie. La direzione generale di Giuseppe Longo e quella sanitaria curata da Giuseppe Russo strizzano l’occhio all’odontoiatria che aiuta l’azienda a recuperare – al di là del problema barelle irrisolto da sempre – una fascia sempre maggiore di cittadini che si affidano al Cardarelli, primo ospedale della città e del Sud Italia. Pronta una nuova richiesta dell’odontoiatria sussurrata dalla dottoressa Paola Salerno: “A Milano e in altri centri c’è un Cup proprio per l’odontoiatria….”