Campania, emergenza antibiotico-resistenza ma le vendite “sotto banco” continuano

Campania, emergenza antibiotico-resistenza ma le vendite “sotto banco” continuano

12 Maggio 2023 Off Di Manto

C’è allarme nel mondo scientifico a causa di diversi microrganismi che cominciano a sottrarsi, a resistere appunto, all’azione degli antibiotici, alcuni di quali sono diventati parzialmente o totalmente inefficaci.

Il problema riveste carattere globale, tanto da aver spinto la stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a puntare i riflettori sulla scottante tematica e ad ammonire i responsabili dei sistemi sanitari dei Paesi più evoluti (dove maggiore è il ricorso a questa tipologia di farmaci ndr.) a prestare attenzione nell’impiego di questi farmaci. Secondo l’Oms nel solo continente europeo ben 25mila decessi l’anno sono causati da infezioni procurate da batteri resistenti agli antibiotici.

Questo il quadro, fin troppo sintetico, di presentazione nel quale si innesca il “richiamo ufficiale” della Regione Campania che, in una nota a firma del dottor Ugo Trama, responsabile del servizio farmaceutico campano, richiama l’attenzione di Asl, Medici di famiglia e Nucleo antisofisticazione dei carabinieri  sul malcostume di vendere antibiotici anche senza presentazione di ricette mediche.

I “malcostumati”, mi pare di vederli, faranno una grande levata di scudi a difesa dell’onorabilità della categoria che, per la verità, nessuno mette in discussione. Ma, ed il ma c’è, se sindacati medici e le stesse Istituzioni regionali denunciano il fatto evidentemente il problema esiste.

“Pervengono alla scrivente – si legge nella nota del dirigente Trama – numerose segnalazioni relative al perpetuarsi della vendita di antibiotici da parte delle farmacie territoriali in assenza di ricette”. “Numerose segnalazioni”, scrive la Regione, che non possono che essere lette in un unico modo: la malpratica è molto diffusa. E del resto, anche la richiesta, rivolta al Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di far luce sulla vicenda attraverso mirate visite ispettive, va in questa direzione.

“Senza prescrizione – continua la nota – si rischia un utilizzo inappropriato dell’antibiotico responsabile dello sviluppo dell’antibiotico-resistenza che mette a rischio la salute della collettività”.

Ed infine, in considerazione del fatto che “la Campania regista in Italia il consumo più alto dei farmaci antibiotici” l’appello ai medici di famiglia finalizzato alla “appropriatezza prescrittiva”. E qui, bisogna dirlo, un piccolo dubbio interpretativo sorge: l’anomalia del fenomeno è data dagli antibiotici che vengono venduti senza ricetta, come denunciato nell’incipit della nota, o perché i medici di famiglia ne prescrivono troppi sconsideratamente? O tutte e due le cose ?