Blas Bevacqua: “Vengo da un paese dove il calcio si respira e si vive, in Argentina è molto più di uno sport”

Blas Bevacqua: “Vengo da un paese dove il calcio si respira e si vive, in Argentina è molto più di uno sport”

3 Luglio 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Ho vissuto la fase Acuta della Pandemia in Argentina, era ancora lì!!! Ero ancora molto giovane quando è stata decretata la quarantena, dato che avevo solo 15 anni, verso marzo o aprile 2020, in quella fase ero molto riflessiva e mi ha aiutato ad analizzare cosa volevo fare della mia vita, posso diciamo, grazie alla Pandemia oggi gioco a calcio, visto che ho approfittato di tutto il tempo che avevo per allenarmi, imparare il calcio e migliorare, anche se è stata una bella sfida metal, visto che da solo dovevo motivarmi giorno dopo giorno e non perdere l’entusiasmo quando ho rilasciato la pandemia era pronto a fare il salto come calciatore.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Con le restrizioni, ho perso un anno di competizioni calcistiche, ma ho guadagnato un anno di crescita personale sia nella vita stessa che come atleta (calciatore).

Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Vengo da un paese dove il calcio si respira e si vive, in Argentina è molto più di uno sport, ed è per questo che fin da bambino sogno sempre di arrivare in alto, sono anche cresciuto guardando una generazione di argentini calciatori che sono o sono stati uno dei migliori in questo sport durante i loro anni, quindi questa è una motivazione in più affinché giorno dopo giorno si cerchi di raggiungere la professionalità.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Credo che la forza di volontà sia ciò che fa la differenza tra raggiungere i propri obiettivi e non, non solo nello sport, ma nella vita in generale.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Vediamo, anch’io ho appena iniziato la mia carriera sportiva, ma penso di aver attraversato abbastanza ostacoli nella mia vita per essere abbastanza maturo. Un consiglio che darei ai più piccoli è di lottare per loro sogni, lavorare giorno per giorno per loro e credere in se stessi, quest’ultimo fa la differenza, credo che la fiducia in se stessi nello sport definisca dove si arriva con il proprio potenziale.