Asl Salerno, concorso unico  regionale per medici d’urgenza:

Asl Salerno, concorso unico regionale per medici d’urgenza:

26 Gennaio 2024 Off Di La Redazione

La Regione Campania ha ritenuto necessario procedere all’indizione del concorso unico regionale, per titoli ed esami, per il reclutamento di Dirigenti medici in Medicina Emergenza Urgenza a tempo indeterminato, attraverso l’individuazione di una Azienda pilota, individuata nell’Asl Salerno.
“Un riconoscimento per l’Asl salernitana che con la sua Direzione strategica e il Settore Personale, ha garantito in questi mesi grande celerità nella gestione delle procedure concorsuali programmate. Auspichiamo, pertanto, un rafforzamento del personale amministrativo per il buon fine del procedimento” – dichiarano Antonio Capezzuto, segretario generale della Fp Cgil Salerno, e Massimiliano Voza, coordinatore medici Asl Salerno.
Le Aziende sanitarie campane dovranno, dunque, convenzionarsi per il reclutamento di personale medico nella citata disciplina.
Sono stati acquisiti i fabbisogni di personale medico nella disciplina MEU delle Aziende sanitarie della Campania, che in questa prima fase risultano pari a 319 unità.
Per Salerno per le due Aziende sono previsti: 28 unità per l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”i e 84 unità per tutta l’Asl Salerno.
“Un impulso necessario per provare a colmare la grave carenza di personale medico che insiste su tutto il territorio salernitano e che, insieme alle carenze strutturali e di posti letto, sta contribuendo al collasso dei Pronto soccorso, mettendo sotto stress le strutture sanitarie e gli stessi operatori, che si sobbarcano quotidianamente enormi carichi di lavoro e sono a rischio continuo di aggressioni.
Come Funzione Pubblica Cgil Salerno vigileremo che siano le strutture più carenti, come quelle più ingolfate e quelle periferiche, a beneficiare prioritariamente dell’arrivo di nuovo personale medico, anche per rispettare gli standard di turnazione medica previsti nel nuovo contratto nazionale dei medici”  – concludono Capezzuto e Voza.