Arcivescovo Andrea Bellandi, dura reprimenda contro i ministri di culto no-vax

Arcivescovo Andrea Bellandi, dura reprimenda contro i ministri di culto no-vax

7 Gennaio 2022 0 Di La Redazione

Dura presa di posizione dell’arcivescovo della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Andrea Bellandi, contro i sacerdoti, i diaconi e i ministri straordinari della comunione no-vax.

“Per coloro che ancora non hanno ricevuto il vaccino, domandarsi in coscienza se una tale scelta sia coerente e rispettosa dei numerosi inviti fatti a favore di esso, in primis dallo stesso Papa Francesco, il quale ha parlato della prevenzione vaccinale riguardante il Covid-19 come di un atto di amore, un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili” – afferma in lettera.

Al di là degli inviti, l’arcivescovo ha imposto, inoltre, espressamente, che l’Eucaristia, durante le celebrazioni, non venga distribuita dai sacerdoti, diaconi o ministri straordinari non vaccinati. “In caso di assoluta necessità, autorizzo che, per la distribuzione, venga scelta ad actum una persona di fiducia (religiosa o catechista) dotata di avvenuta vaccinazione – continua –  Si riducano, in attesa di uno sperabile miglioramento della situazione, le attività pastorali degli adulti in presenza a quelle più essenziali (concerti, conferenze, momenti ricreativi, pranzi/cene, ad esempio, non lo sono). Per quanto riguarda il catechismo, qualora non si sospendano le attività scolastiche si riprenda solo a condizione che si abbiano a disposizione ampi spazi, che garantiscano l’osservanza delle misure precauzionali richieste”.

Bellandi, ancora, richiede espressamente, che il clero, i catechisti e gli eventuali operatori pastorali – che presiedono gli incontri – siano tutti vaccinati. Nel caso, invece, di interruzione dell’attività scolastica in presenza, per coerenza si interrompano anche le lezioni di catechismo. “Per quanto riguarda la visita agli anziani e agli ammalati, si abbia molta cautela, valutando i singoli casi e chiedendo l’esplicito consenso dei familiari. In ogni caso è fatto assolutamente divieto di compiere tali visite a coloro che non sono in possesso del green pass rafforzato” – conclude l’arcivescovo Bellandi.