
Spray anti-zanzare per bambini: come scegliere quello giusto
31 Luglio 2025Con l’arrivo dell’estate il prodotto antizanzare diventa un prodotto indispensabile e soprattutto se deve proteggere i bambini la scelta può essere guidata da diversi driver di sicurezza ed efficacia. A fare chiarezza è Altroconsumo, che ha analizzato 85 prodotti repellenti, di cui 31 pensati per l’infanzia, tracciando una guida pratica per orientarsi tra etichette, claims e sostanze da evitare.
Pubblicità: non fidarsi ciecamente dei claims
Per Altroconsumo, il primo errore da non commettere è fidarsi ciecamente delle diciture pubblicitarie sulle confezioni. Secondo i testo effettuati “non sempre ci si può fidare dei claim “kids” o “per bambini”. Spesso si tratta di prodotti cosmetici a base di olii essenziali poco efficaci, altre volte contengono Deet, una sostanza molto efficace, che però sconsigliamo in via precauzionale. Possono contenere allergeni del profumo, sconsigliabili in prodotti che non si risciacquano e restano a lungo a contatto con la pelle sensibile dei bambini” avverte l’associazione.
Anche i claim come “baby”, “junior” o “kids” non offrono garanzie: “I produttori li utilizzano a propria discrezione, mancando delle linee guida ufficiali”, spiega Altroconsumo, sottolineando come l’unico modo per riconoscere un repellente efficace sia leggere con attenzione l’etichetta sul retro del prodotto.
Quando iniziare a usare il repellente. Concentrazioni e formato
Uno dei punti cardine della guida è l’età del bambino. Prima dei 2 anni, Altroconsumo è netta: “Non va usato nessun repellente, ma solo barriere fisiche, zanzariere e indumenti protettivi”. Dopo i 2 anni si può cominciare ad applicare repellenti con basse concentrazioni di principio attivo, prediligendo formati che non si spruzzano per ridurre i rischi di inalazione o ingestione.
Dai 2 anni sono consigliate solo concentrazioni al 10%, dai 3 anni al 20%. Le salviettine sono il formato più adatto, riducendo i rischi di ingestione, inalazione e irritazione oculare. Bene anche gel, roll on e stick che non si spruzzano.
I principi attivi: quali funzionano davvero
Sul fronte degli ingredienti, Altroconsumo raccomanda per l’infanzia solo prodotti autorizzati come presidi medico-chirurgici o biocidi, e non cosmetici. I principi attivi più consigliati sono icaridina, citrepel (o citrodiol) e cymbopogon, ritenuti un buon compromesso tra efficacia e tollerabilità. Il DEET, pur efficace, è “sconsigliato in via precauzionale per la pelle delicata dei più giovani”, così come l’IR3535, ritenuto “poco efficace e da evitare”.
Attenzione anche alla concentrazione: oltre alle concentrazioni adatta a seconda dell’età, al di sotto del 5%, l’efficacia è limitata; sopra il 30-50%, aumenta il rischio di effetti indesiderati e la formulazione non è adatta ai bambini.
Diverso è il caso degli oli essenziali: non riportano concentrazione in etichetta perché sono classificati come cosmetici, non repellenti. “Non sono efficaci indipendentemente da quanti ne contengono”, precisa l’associazione. Inoltre, non avendo ricevuto un’autorizzazione ufficiale, non garantiscono né efficacia né sicurezza.
Leggere l’etichetta: come riconoscere un vero repellente
La differenza tra un repellente efficace e un cosmetico profumato si gioca sul retro della confezione. Altroconsumo raccomanda di verificare sempre la presenza della dicitura “Presidio Medico Chirurgico” o “biocida”, accompagnata dal numero di autorizzazione del Ministero della Salute, dal nome del principio attivo e dalla relativa concentrazione espressa in grammi per 100 g di prodotto.
Se, al contrario, sulla confezione compare soltanto l’elenco ingredienti in linguaggio INCI, si tratta di un cosmetico, che può profumare o idratare, ma “non può vantare nessuna efficacia repellente”.
Altroconsumo sottolinea che, pur non potendo escludere ogni possibile reazione individuale, alcune precauzioni possono ridurre significativamente il rischio, soprattutto nei bambini. “Non utilizzare Deet, olii essenziali o concentrazioni elevate (30-50%)”, è il consiglio. Va inoltre evitata l’applicazione su pelle lesa o irritata e, dopo l’uso, è sempre buona norma “sciacquare abbondantemente la pelle con acqua”.