Aniello Di Santillo, lo sport il mio migliore amico

Aniello Di Santillo, lo sport il mio migliore amico

23 Aprile 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Con tutta probabilità, anche se dovesse arrivare il via libera per una riapertura di palestre e piscine anticipata si procederà con gradualità. Difficilmente, i centri e gli impianti sportivi potranno lavorare a pieno regime fin da subito. Pur con i rigidi protocolli di sicurezza previsti per limitare i rischi, è improbabile che si riprenderà esattamente allo stesso punto in cui ci si è interrotti. Magari, in una prima fase saranno consentite solo lezioni individuali o di gruppo e gli spogliatoi si potranno utilizzare solo in maniera limitata. Ma si tratta solo di ipotesi.  Quel che è certo è che gli esperti sono al lavoro. Infatti, come ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro “esiste un insieme di indicatori che contribuiscono a caratterizzare degli scenari dove progressivamente si andrà ad aprire, su questo si sta lavorando proprio nella prospettiva di maggio”.

Di questo e del prossimo dpcm parliamo con Aniello Di Santillo Personal Trainer, già Preparatore atletico Basket Succivo (serie D fip) già Istruttore sala pesi e corsi: Imperial forma mentis gym.

Come ha vissuto e vive Aniello Di Santillo la paura della pandemia ed il disagio per le indispensabili misure restritive?

 Il Covid sin da subito ha segnato la vita della mia famiglia infatti a novembre abbiamo contratto tutti il virus compreso i miei nonni. Un nemico invisibile che attanaglia la tua vita e ti assale alle spalle, tutti noi avevamo sintomatologia diverse con vari gradi d’intensità e gravità. Purtroppo ho perso mio nonno da sempre perno principale nella mia vita. Un consiglio che mi sento di dare a tutti è di non abbassare la guardia e di non sottovalutare la gravità di questa subdola malattia.

Quanti danni la pandemia, i lockdown e la confusa gestione politica hanno arrecato al Suo comparto produttivo?

 La Pandemia ha penalizzato molti settori in particolar modo quello del fitness, da sempre l’attività fisica è ed è stata fonte di benessere e prevenzione. Essendo un laureando in scienze motorie oltre che personal trainer credo molto nei benefici che l’allenamento può creare. Non è stato facile e non lo è tutt’ora per i tanti professionisti del settore, direttori di struttura, istruttori di sala corsi e fitness e personal Trainer far fronte alle tante difficoltà economiche. Personalmente quello che a me più manca è il contatto umano con i miei clienti, il poter dialogare e trasmettere voglia e forza per arrivare ai cambiamenti sperati. Spero infine che ci sia presto un nuovo inizio per questa categoria sempre derisa e penalizzata.

“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.” NELSON MANDELA. Cosa Le ha insegnato l’esperienza sportiva?

Essendo un ex obeso lo sport per me è stato sin da subito il mio migliore amico, un punto fermo da cui poter ripartire. Fare sport significa in primis volersi bene, migliorare la propria forma fisica o stato di salute e porsi un obiettivo come sempre nella vita da portare avanti con fermezza ogni giorno. Ho praticato sport di ogni tipo ma quelli che più mi hanno segnato sono stati la pallacanestro con cui ho avuto buoni risultati e qualche piccola soddisfazione giovanile, il fitness invece ad oggi è il mondo senza il quale non sarei me stesso, quello che più amo del mio lavoro è rendere possibile ciò che prima non era visibile, ridare gioia e amore per le proprie forme e dare coraggio a tutte quelle persone che spesso vengono prese di mira da una società troppo spesso becera e crudele.