Andrea Pezzotti: “Per vincere bisogna essere prima uomini e poi calciatori”

Andrea Pezzotti: “Per vincere bisogna essere prima uomini e poi calciatori”

14 Maggio 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

Diciamo che il peggio sembra che sia passato visto gli ultimi dati e l’andamento dei casi.
Durante il periodo del Covid l’unica cosa positiva è aver scoperto di avere la mia compagna incinta.
Da quel momento però la paura di essere contagiati è salita sempre di più soprattutto nei confronti della mia compagna perché le conseguenze di eventuale contagio non si conoscevano.
Ho sempre lavorato durante il periodo del Covid e avendo la compagna che aspettava una bimba la paura cresceva di giorno in giorno.Fortunatamente nonostante molti tamponi non ho mai contratto il virus.

Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Il mondo dello sport ma soprattutto il movimento calcistico ne ha risentito molto di queste restrizioni.
Perché il calcio è lo sport che movimenta più persone ragazzi famiglie e tutto ciò si è arrestano improvvisamente creando danni allo sviluppo di questo bellissimo sport.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Ho iniziato a fare nuoto ma dopo un anno mi sono tuffato subito nel calcio è nello specifico nel ruolo del portiere.
Mio padre,anche se a livello amatoriale faceva il portiere.
Mi ha detto “prova a fare il portiere” e da quel giorno mi sono innamorato di questo ruolo.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Io credo che oltre ad avere le doti personali non ci si applica sia a livello fisico che comportamentale non si va da nessuna parte. Il gruppo e il sacrifico sono i segreti per vincere, ne siamo da esempio noi di amatrice !!!
Abbiamo vinto perché siamo stati prima uomini e poi calciatori.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Il calcio è lo sport più bello del mondo. Un consiglio che posso dare è questo visto che ho 33 anni….
Che sia 3a categoria o serie A il calcio va preso sempre sul serio e non come un passa tempo qualsiasi.
Perché con la serietà e l’impegno ti puoi togliere tante soddisfazioni.