Allarme Epatite A: numeri in crescita in tutto il Paese
2 Dicembre 2025Crescono in Italia, come del resto un po’ in tutt’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di alimenti contaminati, dai frutti di mare ai frutti di bosco.
Lo segnala l’aggiornamento del bollettino della sorveglianza Seieva (Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute), coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), relativo al primo semestre del 2025. Nel report si rileva anche un aumento dei casi di epatite E e un calo dei casi di epatite B, mentre per l’epatite C la situazione risulta sostanzialmente stabile.
La malattia ha un periodo di incubazione che va da 15 a 50 giorni e un decorso generalmente autolimitante e benigno. Sono pure frequenti le forme asintomatiche, soprattutto nel corso di epidemie e nei bambini.
Tuttavia, a volte si possono avere forme più gravi con decorso protratto e anche forme fulminanti rapidamente fatali, si legge sul sito dell’Iss ripreso anche da Adnkronos sanità. La malattia è letale in una percentuale di casi che si attesta fra lo 0,1% e lo 0,3%, ma può arrivare fino all’1,8% negli adulti sopra ai 50 anni. In genere la malattia, che dura 1-2 settimane, si manifesta con febbre, malessere, nausea, dolori addominali e ittero, accompagnati da elevazioni delle transaminasi e della bilirubina. Una quota delle infezioni, specialmente se contratte in giovane età, rimane asintomatica. I pazienti guariscono completamente senza mai cronicizzare; pertanto, non esiste lo stato di portatore cronico del virus A, né nel sangue, né nelle feci.
Fari puntati in particolare sulle segnalazioni di infezioni da epatite A, che dall’1 gennaio al 30 giugno 2025, sono state complessivamente 247, in aumento rispetto ai 159 casi segnalati nello stesso periodo del 2024.
Lombardia, Emilia Romagna e Lazio le regioni più colpite.


