Alla “ricerca” della dignità lavorativa

Alla “ricerca” della dignità lavorativa

10 Marzo 2019 0 Di a.m.

Sono 4500 i dipendenti precari su oltre 11500 addetti in servizio presso il Consiglio nazionale per le ricerche (Cnr), vale a dire il 40% della forza lavoro dell’Ente.

Due recenti manifestazioni nei giorni scorsi (un’assemblea ed un flash mob) per dire basta al precariato delle miglia di ricercatori che ancora non trovano spazio in un dimensione lavorativa stabile. Nel corso dell’ultima assemblea il presidente del Cnr, Massimo Inguscio – in un’aula gremita da quattrocento esponenti del Puc (Precari uniti del Cnr) –  ha dato ampie assicurazioni sulla positiva risoluzione della problematica, prendendo pubblico impegno, tra l’altro: di procedere all’iter per consentire a tutti gli aventi diritto alla stabilizzazione di entrare in servizio  a tempo indeterminato; di procedere all’immediato scorrimento di trecento posizioni nella graduatoria; di completare il processo di stabilizzazione entro i primi mesi dell’anno prossimo; di trovare una soluzione per rinnovare i contratti scaduti o in scadenza agli  specialisti in attesa di stabilizzazione.

Promesse importanti ma che non sono bastate ad arrestare le manifestazioni nelle Aree di ricerca in tutt’Italia. “Per far sì – sottolineano i precari del Cnr- che nessuno dimentichi che ogni giorno ci sono contratti in scadenza”.

A seguire alcuni momenti  della protesta