A partire da giugno stop alla specialistica ambulatoriale

A partire da giugno stop alla specialistica ambulatoriale

24 Giugno 2021 0 Di La Redazione

L’Aspat denuncia: “Una crisi annunciata dalla conclamata sottostima dei fabbisogni”.

Pier Paolo Polizzi – Presidente ASPAT

Ci risiamo, ritornano le carenza assistenziali in Campania. L’ASPAT per l’anno in corso denuncia, come per il 2020, un accresciuto fabbisogno di prestazioni – diagnostiche clinico strumentali – legate alle condizioni patologiche scaturenti dai controlli dell’infezione virale e dalle complesse e lunghe cure riabilitative post covid.

Pertanto – continua la nota Aspat –  l’ipotesi di un blocco dell’erogazione delle prestazioni in convenzione previsto per luglio 2021 e coincidente con la riduzione dell’offerta delle strutture pubbliche deve essere assolutamente scongiurata poiché comporterebbe la negazione totale dell’assistenza, residuando come possibilità di accesso alle cure quelle che prevedono la corresponsione diretta del costo delle prestazioni a carico dei cittadini, la mobilità extra regionale per le prestazioni complesse ed, infine, anche la drammatica rinuncia alle cure, con particolare riguardo ai soggetti indigenti e fragili.

Il Presidente ASPAT Polizzi propone alla Regione Campania, per una rapida soluzione strutturale agli STOP erogativi della totalità delle branche specialistiche (già in corso per cardiologia, diabetologia e medicina nucleare ed a seguire nel mese di luglio per laboratori di analisi, radiologia, etc…), di utilizzare, attraverso il DL sostegni bis Draghi, i budget accantonati nel corso del 2020 e da finalizzare, secondo l’indicazione governativa, alla riduzione delle liste di attesa. Tale assegnazione – continua Polizzi – in ragione del sostanziale impegno di Parte Pubblica a tutt’oggi sul fronte dell’emergenza Covid, deve essere conferita prevalentemente al privato accreditato in quanto, nell’ultimo quinquennio, il peso erogativo di quest’ultimo, come ben noto, si è attestato nel comparto della specialistica ambulatoriale in misura dell’80% dei complessivi volumi prestazionali consuntivati per conto del Servizio Sanitario Regionale.

“Non è trascurabile evidenziare – conclude il Presidente Polizzi – che presso la istituita commissione prefettizia di Napoli, ai cui lavori l’Associazione partecipa attivamente, è in corso il procedimento di ridefinizione del fabbisogno assistenziale dell’intera macroarea specialistica campana, in ottemperanza alla pronuncia del luglio 2019 del Consiglio di Stato che ha stabilito inderogabilmente l’obbligo da parte della PA di un adeguamento dei tetti di spesa, storicamente sottostimati e non in grado di garantire ai cittadini ed assistiti della Campania i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) in continuità a tutto il 31 dicembre di ciascun anno”.