Francesco Callipo, un sorriso la medicina più forte……

Francesco Callipo, un sorriso la medicina più forte……

25 Maggio 2025 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Francesco Callipo, con una lunga permanenza nella JuveCaserta attualmente è Allenatore Rappresentativa Campania under 15, Responsabile Camp specializzazione Pallacanestro, Progetto MOL.O Sport eventi sportivi. Responsabile WorkouTime.
Nonostante il declino della Juve Caserta il mondo del basket in Terra di Lavoro – sebbene manchi una squadra di riferimento – riesce comunque ad attirare molti giovani. Come si è avvicinato alla Pallacanestro?

Il cambiamento, si sa, comporta sempre la perdita di alcune certezze e punti di riferimento.  Per molti di noi, la Juve Caserta resterà per sempre la squadra che ha scritto la storia del basket italiano, vincendo un campionato con campioni del calibro di Esposito, Gentile e Dell’Agnello, solo per citarne alcuni. Tuttavia, come spesso accade, anche le cose belle hanno una fine.

Oggi a Caserta c’è una nuova realtà: la BLE JuveCaserta 2021, guidata dal presidente Francesco Farina. Una società che ha saputo costruire qualcosa di solido e coinvolgente, dando nuova linfa al movimento cestistico cittadino. Il mio percorso è iniziato nel 2018 nel mitico Palamaggiò, dove ho unità di affiancare la prima squadra allora impegnata nel campionato di Serie lavorato come assistente nel Settore Giovanile e ho avuto l’opportA1. È stata un’esperienza formativa ed emozionante, che mi ha fatto crescere e conoscer persone che stimo profondamente e con cui ho la fortuna di collaborare ancora oggi. La motivazione che mi ha spinto allora è la stessa che mi accompagna ogni giorno: il desiderio di trasmettere ai ragazzi le emozioni che ho vissuto io, contribuendo alla crescita di un movimento cestistico nuovo, solido e ricco di valori. Anche in un contesto storico non semplice, credo fortemente nel potere educativo e aggregante dello sport.

Quando parliamo di basket, per gli atleti, facciamo riferimento ad una struttura fisica dove ingrediente non secondario è l’altezza. Lei per chi ama questo Sport ma non ha questa struttura fisica cosa   suggerisce?

Ho vissuto, da quando ho iniziato il mio cammino, un cambiamento molto forte sia inerente   allo stile di gioco che hanno acquisito le squadre sia alla struttura fisica che viene richiesta da  quest’ultima.

La velocità ormai fa da padrona nella Pallacanestro moderna, l’esecuzione viene eseguita in  tempi sempre più ristretti e la forza fisica è notoriamente importante per assorbire colpi   sempre più intensi.

Credo che il lavoro fisico ormai va inserito sul podio dei fattori richiesti, dato   che è l’unico elemento valido per sopperire le lacune tecniche.

Il miglioramento degli elementi di base come coordinazione, rapidità, accelerazione ed   esplosività sono l’essenziale che un giocatore deve avere nel suo bagaglio.   Avere quest’idea è già un buon punto di partenza al quale va sempre aggiunto un   pizzico di determinazione, grinta e tanta passione. Qualità che non si misurano in centimetri.  Il basket ha spazio per tutti. Chi ha cuore, testa e voglia di migliorare troverà sempre il proprio   posto in campo.

Tra i 15 ed i 16 anni si incominciano ad intravedere i “campioncini” del futuro. Da questo punto di vista il suo è sicuramente un osservatorio privilegiato. Quale è la situazione a Casapulla e nella provincia di Terra di Lavoro?

Ho avuto la possibilità di conoscere e confrontarmi con diverse società, anche di Serie A, le quali curano i propri vivai giovanili.

Quest’anno collaboro con Renzo Lillo, presidente attuale del Basket Casapulla. Ho trovato una società seria che ha voglia di mettersi in gioco a piccoli passi, dove la vittoria è l’unica cosa che conta, ma c’è un focus molto forte sulla crescita del ragazzo in ogni sua sfaccettatura, dal Minibasket alla Prima squadra militante in serie C.

Ho avuto la fortuna di allenare la Selezione Campania, quindi osservare da un’altra prospettiva ragazzi che sono “attenzionati” dal Settore Squadre Nazionali e credo che le basi su cui poter lavorare ci sono e sono valide, gli spunti per migliorare sono tanti e questo è importante. Di ragazzi volenterosi e con ampi margini di miglioramento ce ne sono davvero tanti, la cosa a cui credo fortemente è che dobbiamo fare in modo di allenare questi prospetti a saper usare i fondamentali, talvolta ci soffermiamo troppo su strategie che danno soddisfazioni a breve termine.

Il futuro in Campania è ricco di ragazzi che hanno grande voglia di mettersi in gioco, ed è un’occasione da coltivare e far fruttare al meglio.

Ai suoi giovani atleti suggerisce un regime alimentare particolare o vi rifate ad un professionista?

Pur non essendo un nutrizionista, ritengo importante trasmettere ai miei ragazzi alcune indicazioni di base sull’alimentazione, soprattutto in vista di allenamenti o partite. Naturalmente, il mio consiglio è sempre quello di affidarsi a specialisti del settore, ma grazie all’esperienza sul campo e agli studi universitari, cerco comunque di fornire loro line guida utili per gestire al meglio la prestazione sportiva. e

Per chi affronta un intenso dispendio energetico, è fondamentale prestare attenzione a ciò che si assume prima della prestazione, evitando alimenti poco funzionali come dolci, cibi grassi o troppo salati. Durante la gara, è altrettanto importante reintegrare le energie in modo efficace ma leggero, tramite bevande energetiche o barrette ricche di carboidrati o proteine, evitando di appesantire l’organismo.

Nel post-gara, invece, è consigliabile consumare verdure, carboidrati complessi come il riso,  proteine come le uova e frutta ad alto contenuto di potassio, come le banane. Naturalmente, questi sono solo suggerimenti generali: un’alimentazione sportiva davvero efficace  dovrebbe essere personalizzata e seguita da figure competenti, in base alle esigenze specifiche di  ogni atleta.

Oltre al basket quali altre passioni coltiva?

Ruota un po’ tutto intorno allo Sport ed all’Insegnamento. Essendo un docente di Scienze Motorie, mi piace trasmettere ai ragazzi l’importanza dell’attività  fisica per combattere la pigrizia e la sedentarietà.

Voglio far capire quanto è importante e divertente poter condividere un momento che solo lo  Sport può regalare.

Dare consigli e allenare persone che hanno bisogno di dover fare attività per problemi fisici ed  aiutarli a trovare beneficio e benessere attraverso il movimento.

Trasmettere energia e condividere un sorriso credo sia la medicina più forte in grado di curare qualsiasi cosa.