22 aprile, Giornata internazionale dell’ambiente
22 Aprile 2019Ombre sinistre sul futuro di un Pianeta dove, parafrasando, si può asserire che il “sonno della ragione genera inquinamento”. Un degrado che ci avvicina al punto di non ritorno.
Oggi 22 aprile si festeggia la Giornata mondiale della Terra. Si tratta della ricorrenza più nota ed importante sui temi dell’ecologia e della salvaguardia dell’ambiente. Manca appena un anno al mezzo secolo di vita della celebrazione che fu istituita, in America, nel 1970 dalle Nazioni unite.
Tra gli ideatori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente. Appena un anno prima dell’istituzione della giornata dell’ecologia (1969), in California, ci fu uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil: l’incidente portò Nelson a occuparsi in modo più attento e continuativo delle questioni ambientali, per portarle all’attenzione dell’opinione pubblica.
Da allora la Giornata della Terra è diventato un appuntamento classico ed anche l’occasione per divulgare informazioni scientifiche, e rendere più consapevoli le persone, sui rischi che comporta il riscaldamento globale e sulle soluzioni che possono essere adottate per contrastare adeguatamente il triste fenomeno.
Purtroppo, a circa cinquant’anni dalla istituzione della giornata e ad onta dei summit dei leader politici mondiali sulle difficoltà ambientali in cui si dibatte la Terra, lo stato di “salute” del Pianeta azzurro volge un lento ma inesorabile peggioramento. Poco considerato l’allarme per il surriscaldamento globale, isole sterminate di plastica in mezzo al mare e non solo, inquinamento nucleare, ambientalisti dipinti come fondamentalisti e catastrofisti, e poche iniziative concrete per invertire la tendenza. E, rispetto a tutto questo, se invece di pretendere che i Governi mondiali cambino rotta si finisce per aggrapparsi alla coraggiosa adolescente svedese, Greta Thunberg, per immaginare un futuro diverso, allora, pur apprezzando lo sforzo e l’impegno della sedicenne, significa proprio che si è alla frutta.