voto di scambio, 3 Comuni in mano alla camorra

voto di scambio, 3 Comuni in mano alla camorra

18 Novembre 2025 Off Di La Redazione

Compravendite immobiliari, estorsioni attraverso uno studio di ingegneria, scommesse, e voto di scambio: non c’era attività imprenditoriale, economica e politica, o quasi, nel nolano, che non fosse in mano alla camorra.

Al clan Russo in particolare che aveva al suo fianco – ed è una novità che darà da lavorare agli investigatori – una delle famiglie mafiose napoletane più potenti, quella dei Licciardi, componente di spicco dell’Alleanza di Secondigliano.
    É il quadro che emerge dall’inchiesta dei Carabinieri, coordinata dal pm della Dda Woodcock e che, come ha sottolineato il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, fornisce uno spaccato importante sulle dinamiche criminali e sul livello qualitativo raggiunto dalle mafie.

In manette sono finite 44 persone, dieci delle quali ai domiciliari e il resto in carcere: tra gli indagati anche politici che a Cicciano, per le elezioni del maggio 2023, e a Casamarciano, per quelle del giugno 2022, si sarebbero avvalsi dell’appoggio del clan. A Cicciano sono cinque le persone a cui viene contestato il voto di scambio politico-mafioso (tre presunti appartenenti al clan, un loro intermediario e il sindaco eletto), come a Casamarciano, tra cui il candidato sindaco (non eletto). I beneficiari delle preferenze, secondo i pm, avrebbero promesso 18.500 euro la disponibilità a soddisfare gli interessi della camorra. Il blitz ha portato anche ai domiciliari un candidato alle prossime amministrative di Monteforte Irpino (Avellino) che si sarebbe adoperato nel settore delle scommesse per conto del clan Russo.
    Stessa misura cautelare per un consigliere comunale di Nola il quale, per avvantaggiare la camorra, avrebbe rivolto parole minacciose (“attenta a quello che fai”) all’ingegnera che ricopriva il ruolo di direttore dell’ufficio tecnico.
    Ciò che spicca però è l’upgrade nelle estorsioni, diventate 2.0, grazie a un rampollo dei Russo (finito in carcere) e laureato in ingegneria: grazie allo studio dove lavorava si imponeva nelle consulenze, nei progetti, nelle pratiche edilizie.