Vedi Napoli e poi muori: l’inquinamento dell’aria nel capoluogo è alle stelle

Vedi Napoli e poi muori: l’inquinamento dell’aria nel capoluogo è alle stelle

25 Novembre 2025 Off Di Antonio Marfella*

Oggi 25 novembre 2025 si sta per concludere ad Arezzo il convegno nazionale Isde. In questa sede – attraverso le conclusioni del “Progetto aria” basato sui dati ufficiali dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania (Arpac) – abbiamo preso atto che per l anno 2025 Napoli risulta la città metropolitana di Italia con i peggiori dati  di inquinamento dell’aria. In special per biossidi di azoto correlati non certo già al traffico  automobilistico ma allo sviluppo mostruoso e fuori controllo del porto di Napoli senza elettrificazione delle banchine, peraltro già acquistate e pagate con fondi Pnrr, e dell’aeroporto intra-cittadino ed ultrainquinante di Capodichino e ciò nonostante la possibilità di dirottare il traffico sull’alternativa offerta dall’aeroporto di Grazzanise (in provincia di Caserta)che continua, invece, a resta malinconicamente vuoto.

Non poteva succedere che quello che sta accadendo, con il record italiano di morti evitabili e non evitati per inquinamento della sola aria pari a non meno di 5 napoletani uccisi ogni giorno, con oltre un terzo in più di ictus, infarti e cancro. Le cosiddette, morti evitabili per cui siamo primi anche rispetto a Milano!!!

Partendo da queste tragiche premesse, al convegno è stato deciso pertanto di raccogliere e di completare tutti i dati per l’anno 2025 e successivamente l’Associazione tutta – ma ne hanno facoltà anche le singole realtà territoriali – di procedere con le denunce. Specificando chiaramente le peculiarità per sedi, prima si parte con la comunicazione ai sindaci (non dimentichiamo che il sindaco è la prima autorità sanitaria del territorio di competenza) in caso di ulteriore inerzia ai Procuratori della repubblica locali….

Napoli non ha mai registrato dati cosi gravi e così chiari….continuare ad ignorarli, a negarli, a sottovalutarli, significa complicità. Oltretutto non possiamo tacere per preciso dovere deontologico…

 

*Presidente Isde Napoli