
Vangelo in Salute, la Parola che cura: “Amate come io vi ho amato”
18 Maggio 2025Amare come cura, non come consiglio: il comandamento che ci salva la vita
Il Vangelo della V Domenica di Pasqua (Gv 13,31-35) è un balsamo. Ma, attenzione, non una carezza consolatoria: è un farmaco forte, profondo, radicale. Gesù ci lascia l’unico comandamento che ha davvero la forza di salvare la vita – nostra e del mondo –: «Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi».
In una cultura affaticata da solitudini, aggressività, iperconnessioni sterili e rapporti superficiali, Gesù non ci propone un ideale romantico, ma una terapia concreta: amare come Lui, ovvero con ferite, con pazienza, con perdono. L’amore cristiano non è una coperta emotiva, è un intervento chirurgico sul cuore.
Nel contesto di questo Vangelo, le parole di Gesù sono ancora più forti: vengono pronunciate dopo che Giuda è uscito per tradirlo. Non sono una poesia in un momento di festa, ma una scelta in un momento di rottura. È lì che la Parola si fa cura: quando ci invita ad amare anche quando ci costa, quando ci brucia.
La pagina di Tuttosanità di questa domenica è un’antitesi ai modelli di benessere individualistico: ci ricorda che non c’è salute piena senza relazioni guarite, che l’uomo non guarisce mai da solo, e che le ferite affettive, spirituali e comunitarie si rimarginano solo con un amore “alla maniera di Cristo”.
Amare come Lui è il vero esame di maturità della fede. E la medicina definitiva contro il cinismo