
Usa, Trump: con paracetamolo rischio di autismo
24 Settembre 2025Il presidente statunitense Donald Trump e il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. hanno annunciato che il Dipartimento della Salute raccomanderà alle donne in gravidanza di non assumere paracetamolo (Tylenol) o di limitarne l’uso alla minima dose necessaria. Contestualmente, la Fda diffonderà un avviso ai medici sui potenziali rischi in gravidanza, salvo i casi di febbre, e lancerà una campagna informativa nazionale. L’agenzia aggiornerà inoltre il foglietto illustrativo del leucovorin (acido folinico), includendo l’indicazione per il trattamento dei sintomi dell’autismo, sebbene le evidenze a supporto siano scarse.
Trump ha ribadito anche dubbi sul ruolo dei vaccini nell’aumento dei casi di autismo, arrivando a proporre lo spostamento della vaccinazione anti-epatite B dall’età neonatale ai 12 anni. Posizioni che si scontrano con il consenso della comunità scientifica internazionale.
Secondo la Society for Maternal-Fetal Medicine (Smfm), le prove disponibili non dimostrano alcun nesso causale tra paracetamolo in gravidanza e autismo o Adhd: “Le evidenze scientifiche attuali sono inconclusive”, ha dichiarato la presidente Sindhu Srinivas. Sette studi epidemiologici di ampia scala hanno valutato l’associazione: uno ha riscontrato un effetto, sei no. Analisi condotte in Svezia nel 2024 con controlli tra fratelli hanno escluso legami diretti, suggerendo piuttosto l’influenza di fattori genetici familiari.
Anche la Autism Science Foundation ha definito “prematuro” ogni collegamento tra paracetamolo e autismo, avvertendo che simili dichiarazioni rischiano di generare confusione e minare la fiducia nella salute pubblica.
Sul tema interviene la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), che esprime “profonda preoccupazione” per le affermazioni di Trump. “Tali dichiarazioni, ampiamente riprese dai media, risultano prive di reale fondamento scientifico, creano disinformazione e contribuiscono ad alimentare insicurezze e confusione su un problema rilevante per milioni di bambini, adolescenti e famiglie”, sottolinea la presidente Elisa Fazzi.
“L’autismo – aggiunge – è un disturbo del neurosviluppo complesso e multifattoriale, dovuto all’interazione tra fattori genetici e ambientali. La ricerca non ha individuato un singolo fattore causale né esistono evidenze credibili che colleghino con certezza l’insorgenza dell’autismo a vaccini o farmaci”.
Per la past president Antonella Costantino, “diffondere affermazioni non supportate da dati scientifici è irresponsabile e rischia di danneggiare il lavoro di medici, terapisti, educatori e famiglie impegnati ogni giorno nella cura e nell’inclusione delle persone con autismo”.
SINPIA ribadisce la necessità di una comunicazione pubblica “basata su dati scientifici, rispetto e responsabilità” e invita le figure pubbliche a sostenere la scienza, “non a generare paure e pregiudizi”.