Università, che cosa cambia con la riforma di Medicina

Università, che cosa cambia con la riforma di Medicina

12 Maggio 2025 Off Di La Redazione

Chimica, fisica e biologia saranno le tre materie del primo semestre della facoltà di Medicina e Chirurgia aperto a tutti. All’esito del semestre con i tre esami di profitto, sulla base dei voti ci sarà una graduatoria nazionale. Questa una delle principali novità previste nel decreto legislativo che rivoluziona l’accesso al corso di laurea in Medicina. Il provvedimento, già approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 marzo, segna l’addio definitivo al test d’ingresso tradizionale, sostituito da un “semestre filtro” che sarà comune e aperto a tutti gli aspiranti camici bianchi. Il nuovo modello prevede che l’accesso alla facoltà di Medicina non sia più determinato da una prova preselettiva, ma da un percorso iniziale universitario comune.

“Entro maggio faremo i decreti ministeriali, finora abbiamo mantenuto tutte le promesse”, ha detto la ministra dell’Università Anna Maria Bernini in question time. “Domani in Consiglio dei ministri ci sarà l’approvazione definitiva del decreto legislativo sulla riforma. Si inizierà a profilare quale sarà il nuovo percorso: abbiamo dato risposta ad alcune incertezze: la didattica non sarà solo a distanza, il presupposto è in presenza, salvo possibilità di collegamenti a distanza, decideranno gli atenei in autonomia”. Per attuare la riforma dell’accesso a Medicina “saranno stanziati dei fondi, già sono stati stanziati 23 milioni ma anche nuovo Fondo ordinario per gli atenei lo distribuiremo eccezionalmente a maggio, non esistono riforme a costo zero”, ha spiegato Bernini.

“I vecchi test non erano selettivi né formativi, erano un gioco il lancio della monetina – dichiara – su cui si basava il futuro degli studenti che venivano scartati senza possibilità di far vedere le loro capacità. Ora si formeranno in presenza o a distanza per 6 mesi; diamo agli studenti la possibilità di studiare tre materie ed i crediti formativi potranno spenderli ovunque all’esito degli esami di profitto”. È previsto, dunque, un semestre caratterizzante dove si studieranno chimica, fisica e biologia e, precisa la ministra, “la preparazione sarà gratuita”. Bernini ha disincentivato a frequentare “qualsiasi corso di formazione, non è assolutamente necessario lo affermo con fermezza: prima c’era un orribile mercato della formazione e del turismo universitario forzato”.

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/64341/universita-che-cosa-cambia-con-la-riforma-di-medicina-ecco-le-materie-obbligatorie