Un anziano su due con più patologie croniche

Un anziano su due con più patologie croniche

21 Novembre 2025 Off Di La Redazione
Da Fabriano la telemedicina ridisegna la prevenzione nell’Italia che invecchia.
La cittadina marchigiana si conferma un territorio capace di innovare nel segno della prossimità. Nel quadro della ricerca “Esigenze, desideri, progettualità della popolazione over 65 dell’Ambito Territoriale Sociale 10”, promossa dal Comune di Fabriano, dall’Ambito Territoriale Sociale 10 e dall’Università di Urbino, in collaborazione con la Caritas Diocesana Fabriano-Matelica, Farmacom e la rete del Terzo Settore, è nato il progetto “Ben-Essere Senior”: un percorso che ha portato l’ascolto, la prevenzione e la tecnologia direttamente nei luoghi della vita quotidiana.
Da settembre a novembre 2025, un’équipe composta da medici, volontari e ricercatori ha attraversato 18 frazioni del territorio fabrianese, offrendo screening sanitari e colloqui anamnestici a oltre 150 anziani, per la maggior parte ultraottantenni. Le attività di monitoraggio, condotte con il supporto tecnico di Medea, società specializzata in soluzioni di telemedicina e sanità digitale, hanno permesso di raccogliere 114 esami clinici e di restituire un quadro preciso della condizione sanitaria della popolazione più fragile del territorio.
Dai dati emersi presso la Farmacia Comunale 1 di Fabriano, dove si è svolta la fase di triage, risulta che la maggior parte degli anziani presenta più di una patologia cronica: ipertensione (65%), malattie cardiovascolari (45%), ipercolesterolemia (50%), osteoporosi (45%), diabete e sindrome metabolica (20%), oltre a casi di insufficienza renale, iperglicemia e ischemia retinica. Per il 66% dei pazienti sono stati suggeriti follow-up periodici o visite specialistiche, in particolare cardiologiche, metaboliche e di controllo pressorio, confermando la necessità di rafforzare la prevenzione e il monitoraggio costante anche nelle aree interne.
La tecnologia come strumento di prossimità
In un territorio ampio e articolato come quello fabrianese — composto da oltre 40 frazioni e tra i più estesi delle Marche — la telemedicina si è rivelata uno strumento chiave per accorciare le distanze e rendere la prevenzione accessibile anche ai cittadini più isolati. Grazie ai dispositivi portatili e alla piattaforma di refertazione remota sviluppata da Medea, è stato possibile effettuare elettrocardiogrammi, analisi di base e controlli di pressione e saturazione con referti digitali condivisi in tempo reale con i medici di famiglia. La tecnologia, integrata con la presenza dei volontari dell’ascolto della Caritas e del personale socio-sanitario, ha dimostrato di poter essere un ponte umano oltre che digitale, capace di generare fiducia, vicinanza e consapevolezza.
«Il valore più grande di questo progetto – sottolinea Maurizio Serafini, assessore alla Comunità e alla Solidarietà – è aver dimostrato che la prevenzione può entrare nei luoghi della vita quotidiana. L’invecchiamento non è solo una questione clinica, ma relazionale e culturale: significa creare contesti che ascoltano e includono.»
Perché intervenire adesso
Nel territorio dell’ATS 10, che comprende Fabriano, Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico e Cerreto d’Esi, gli over 65 rappresentano quasi il 28% dei residenti, con un’età media di 48,2 anni e un indice di vecchiaia di 255,4, valori superiori alla media nazionale. L’indice di dipendenza strutturale (62,5) e quello di dipendenza anziana (44,9) confermano un progressivo squilibrio generazionale e un forte rischio di isolamento sociale, aggravato dallo spopolamento delle frazioni e dalla difficoltà di accesso ai servizi di base.
«Fabriano è un territorio complesso ma solidale, che ha scelto di non lasciare indietro nessuno», affermano le dottoresse volontarie della Caritas Diocesana Fabriano-Matelica «Conoscere davvero la condizione degli anziani ci permette di programmare interventi mirati e costruire una rete di servizi che unisce sanità, ascolto e comunità.»
Dalla sperimentazione al modello: un segnale per l’Italia che invecchia
L’esperienza di Fabriano parla a tutto il Paese. In un’Italia che conta sempre più anziani e dove la gestione delle patologie croniche rappresenta una delle sfide centrali per il sistema sanitario, il progetto Ben-Essere Senior dimostra che la sinergia tra ricerca, terzo settore e innovazione tecnologica può generare un modello replicabile di sanità di prossimità. L’integrazione tra la rete sociale e strumenti come la telemedicina di Medea offre una prospettiva concreta di prevenzione diffusa, capace di ridurre gli accessi ospedalieri, migliorare il monitoraggio delle condizioni croniche e restituire alla persona un ruolo attivo nella cura di sé.
Fabriano diventa così il simbolo di un’Italia che, di fronte all’invecchiamento, sceglie di ascoltare prima di curare, mettendo la tecnologia al servizio della comunità e facendo della relazione la prima forma di salute.