Sorrento, il mistero dei morsi in mare risolto dagli esperti

Sorrento, il mistero dei morsi in mare risolto dagli esperti

15 Agosto 2025 Off Di Gaetano Milone

Rientra in parte l’allarme l’allarme balneazione lungo la costa sorrentino-massese a seguito di piccoli morsi su gambe di due bagnanti da parte di grossi saraghi a Marina di Puolo. A spiegare il fenomeno segnalato anche sul versante del Golfo di Salerno, è il prof.
Adriano Madonna, responsabile del Processo di identificazione di specie ittiche (Isi) del Laboratorio Eclab del Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli.

“Il fenomeno – spiega il prof. Madonna – comune lungo tutta la costa, è dovuto al riscaldamento climatico ed in particolare in zone dove l’acqua è più calda, raggiungendo e superando in questi giorni, i trenta gradi, ad una profondità media di un metro. Ma il fenomeno – ha aggiunto il biologo marino – non è legato solo all’acqua ma soprattutto alla luce del sole, che a differenza di una volta, arriva con tutte le sue irradiazioni luminose e lunghezze d’onda ( a causa anche del buco dell’ozono) ,provocando una iperdesquamazione della nostra cute, con abbondanza di pelle morta, molto appetibile dai pesci onnivori e carnivori della criptofauna ( saragotti, guarracini) presenti in bassi fondali o anfratti rocciosi”. Un fenomeno quindi dovuto al surriscaldamento delle acque marine ma soprattutto per l’iridescenza luminosa con tutte le sue lunghezze d’onda del sole. Morsi quindi di piccola entità su soggetti con grossa iperdesquamazione della pelle, da pesci comuni delle nostre acque e non oggetto di allarmi ingiustificati per la balneazione.