Smi: Il decesso del medico di famiglia in Sardegna è inaccettabile

Smi: Il decesso del medico di famiglia in Sardegna è inaccettabile

28 Settembre 2025 Off Di La Redazione

Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici e alla comunità di Dorgali per la prematura scomparsa della collega Maddalena Carta, medico di medicina generale di soli 38 anni, che ha perso la vita dopo aver trascurato un malessere pur di non abbandonare i propri pazienti. Così in una dolentissima nota il sindacato medico dello Smi che continua:
Maddalena Carta era  rimasta l’unico punto di riferimento sanitario per migliaia di cittadini, a Dorgali, Nuoro, in un contesto già segnato da gravi carenze di personale. Il suo sacrificio rappresenta, con realismo, l’insostenibile peso che oggi grava sui medici di famiglia, spesso costretti a scegliere tra la propria salute e il dovere professionale. Le persone che lo conoscevano, raccontano, che la dottoressa avrebbe trascurato un malessere, probabilmente per non lasciare da soli i suoi assistiti e i cittadini, vista l’assenza per malattia degli altri due medici di famiglia nell’area territoriale.
Quella di Maddalena è una morte sul lavoro, inaccettabile in un Paese civile. Non possiamo limitarci al cordoglio: occorre che le istituzioni regionali e nazionali assumano immediatamente decisioni concrete per tutelare la salute dei medici e garantire il diritto all’assistenza dei cittadini.
Non si può più tollerare che  si  riconosca, ancora,  ai medici di medicina generale le tutele previste per tutti gli altri lavoratori e professionisti. Sosteniamo da tempo che i medici di famiglia debbano poter usufruire del riconoscimento da parte dell’INAIL dell’infortunio sul lavoro  e degli indennizzi  economici adeguati nel caso di decesso  dovuto a cause di lavoro. Per questo, in ambito nazionale, abbiamo presentato numerose proposte legislative.
Ribadiamo, allo stesso tempo, la necessita di un riequilibrio dei carichi di lavoro, affinché nessuno sia più costretto a trascurare la propria vita per non lasciare soli i pazienti. Occorrono nuove risorse per le assunzioni dei medici di medicina generale e incrementi stipendiali per incentivare i giovani ad intraprendere la professione.
La scomparsa della collega Maddalena Carta non deve essere vana. È un monito a tutti: nessun medico deve essere lasciato solo. Lo SMI continuerà a battersi affinché la medicina del territorio torni ad essere un presidio sicuro, per i professionisti,  per le comunità e per i cittadini.