SIMIT: ancora insoddisfacente il numero delle vaccinazioni in Campania

SIMIT: ancora insoddisfacente il numero delle vaccinazioni in Campania

10 Ottobre 2025 Off Di Pasquale De Rosa

 Infettivologi, da Napoli l’appello per migliorare le coperture vaccinali dei fragili contro influenza, covid, RSV.

Con il primo freddo arrivano anche le patologie correlate delle prime vie aeree. La circolazione di virus respiratori si prefigura come particolarmente minacciosa per i pazienti fragili, a cui gli specialisti raccomandano in queste settimane di proteggersi con i vaccini contro influenza, Covid, Virus Respiratorio Sinciziale. È il monito che parte dagli infettivologi di tutta Italia riuniti a Napoli nel IX Workshop Nazionale Hot Topics in infettivologia”, patrocinato dagli Ospedali dei Colli e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT. Un appello che riguarda soprattutto la Campania, i cui valori negli ultimi anni sono stati sotto la media nazionale.

VACCINI, CAMPANIA SOTTO LA MEDIA NAZIONALE: GLI INFETTIVOLOGI LANCIANO L’ALLARME

A livello nazionale le coperture vaccinali contro l’influenza sono ancora lontane dai valori soddisfacenti e la Campania è tra le regioni sotto la media. Negli anziani, la copertura in Campania è stata del 49,2%, inferiore al dato nazionale (dati ISS). La campagna vaccinale contro l’influenza è iniziata il 1° ottobre, con l’obiettivo di raggiungere una copertura vaccinale del 75% nei gruppi target, specialmente gli anziani, per ridurre la circolazione del virus, le complicanze e gli accessi al pronto soccorso.

Il rischio è che la circolazione del virus influenzale si leghi a quella di altri virus respiratori, in particolare il SARS-CoV-2 nelle sue nuove varianti, che fa registrare ancora casi gravi e decessi, e il Virus Respiratorio Sinciziale – sottolinea Roberto Parrella, Presidente SIMIT – I dati sull’influenza provenienti dall’emisfero australe sono preoccupanti: indicano un aumento del 70% delle infezioni e del 50% delle ospedalizzazioni, evidenziando la necessità di proteggere la popolazione, specialmente quella a rischio, con campagne vaccinali adeguate. I dati degli ultimi anni relativi alle percentuali di vaccinazioni nella nostra regione risultano purtroppo molto carenti e devono essere affrontati con urgenza per migliorare la copertura tra i pazienti anziani e fragili. Inoltre, per il paziente fragile, è fondamentale superare il disagio di doversi recare nei centri vaccinali; sono necessarie valutazioni anche legislative per offrire proposte di prevenzione direttamente dove il paziente già si reca per affrontare le proprie patologie croniche o acute”.

A NAPOLI SPECIALISTI PER IL WORKSHOP NAZIONALE DI INFETTIVOLOGIA – Il IX workshop nazionale “Hot topics in infettivologia” si tiene il 7 e 8 ottobre presso l’Hotel NH Panorama di Napoli, con la partecipazione di infettivologi di tutta Italia e con il Prof. Antonio Chirianni come Responsabile Scientifico. Il workshop affronterà numerosi temi di rilievo nell’ambito infettivologico: gestione dell’HIV, lotta alle epatiti, importanza dei vaccini, antimicrobico resistenza.

Saranno affrontate l’antimicrobico resistenza e le strategie per l’utilizzo dei nuovi antibiotici, con particolare attenzione al trattamento delle infezioni batteriche gravi, quali polmoniti, sepsi, endocarditi e infezioni difficili da trattare.

Per l’HIV, si discuterà dei percorsi terapeutici più innovativi, delle strategie personalizzate, del nuovo paradigma gestionale con i farmaci long acting e delle possibilità diagnostico-terapeutiche per i pazienti HTE (elevate esperienze di trattamento).

In ambito epatologico, si affronterà la situazione epidemiologica e terapeutica attuale, inclusa la gestione delle popolazioni speciali affette da HCV, le novità per HDV e la prevenzione della riattivazione dell’HBV nei pazienti in terapia immunosoppressiva.

Filo conduttore tra i vari temi è l’approccio multidisciplinare, visto che è richiesto sempre più spesso il coinvolgimento di diverse figure professionali, come microbiologi, igienisti, epatologi, geriatri, medici di medicina generale, per sviluppare una programmazione che migliori l’assistenza dei pazienti.