Sedentarietà, in Italia il 35% non fa attività fisica
11 Novembre 2025Il 35% della popolazione italiana non pratica alcuna attività fisica. Si tratta di oltre 20,6 milioni di persone di ogni fascia d’età. Il dato è stato presentato nel corso della seconda giornata del XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in corso a Roma. La sedentarietà è indicata dagli oncologi come un fattore rilevante nella prevenzione dei tumori, insieme alla gestione del peso corporeo.
«L’attività fisica interviene su meccanismi che influenzano la patogenesi di diverse neoplasie – afferma Massimo Di Maio, Presidente Eletto AIOM –. Alla sedentarietà si associa anche l’obesità, condizione che riguarda oggi oltre l’11% della popolazione residente in Italia. La promozione dell’attività fisica ha un impatto sulla salute individuale e sulla collettività, perché può contribuire a ridurre l’incidenza e la mortalità oncologica».
Secondo i dati discussi al Congresso, l’esercizio fisico può essere utile anche nei pazienti oncologici. Tuttavia, solo il 4% delle persone in trattamento risulta sufficientemente attivo e aderente alle raccomandazioni cliniche. «La letteratura scientifica ha chiarito l’importanza del movimento – sottolinea Andrea Antonuzzo, responsabile dell’Oncologia Medica 4 e Cure di Supporto Internistico e Geriatrico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano –. Nei pazienti oncologici i benefici riguardano il sistema cardiovascolare, la forza muscolare e la densità ossea. L’attività fisica può inoltre contribuire a ridurre alcuni effetti collaterali delle terapie e migliorare il benessere psicologico».
Nel corso dell’anno AIOM, insieme a Fondazione AIOM e AIRC, in collaborazione con la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), ha partecipato al progetto “Villaggio IN Italia” a bordo della nave Amerigo Vespucci della Marina Militare, con l’obiettivo di diffondere informazioni corrette sulla prevenzione. I sanitari hanno fornito ai visitatori consigli pratici e materiale informativo. Secondo stime del Ministero della Difesa, la campagna ha generato un ritorno economico complessivo stimato in 15 milioni di euro.
«Oltre all’attività fisica regolare, restano fondamentali astensione dal fumo, moderazione nel consumo di alcol, controllo del peso corporeo e un’alimentazione equilibrata», dichiara Saverio Cinieri, Presidente Fondazione AIOM. L’Associazione segnala anche la necessità di rafforzare la partecipazione ai programmi di screening oncologici, in alcune aree del Paese ancora al di sotto dei livelli attesi. Da qui la richiesta di proseguire con iniziative di sensibilizzazione e il sostegno delle istituzioni.
Anche quest’anno è stata proposta l’iniziativa #Oncorun2025, promossa da AIOM insieme al Network Italiano Cure di Supporto in Oncologia (NICSO), che ha coinvolto operatori sanitari dei reparti di oncologia in attività di corsa all’aperto. Foto e video sono stati diffusi sui social media per promuovere la prevenzione.



