
Scudo penale, dalla Fnomceo ai sindacati ecco le reazioni dei medici
8 Settembre 2025
Filippo Anelli -Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Il via libera del Consiglio dei ministri allo scudo penale per i sanitari ha suscitato reazioni diversificate tra le organizzazioni mediche.
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha accolto il provvedimento come “molto atteso dalla professione”. Per Anelli, “rendere stabili e strutturati gli interventi relativi alla responsabilità professionale significa restituire ai medici la giusta serenità, presupposto essenziale per la sicurezza delle cure”. Ha ricordato che il 97-98% delle cause contro i professionisti si conclude con assoluzione o archiviazione, con elevati costi per medici e sistema sanitario.
Più cauta la posizione della Federazione Cimo-Fesmed. Il presidente Guido Quici ha parlato di “cauta soddisfazione”, sottolineando però che “nel testo visionato è assente la definizione di colpa grave, che sarà qualificata di volta in volta dal giudice. C’è dunque il rischio che, nel concreto, per i medici non cambi nulla”. Secondo Quici, parlare di scudo penale è fuorviante, poiché il professionista dovrà comunque affrontare un processo.
Il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, ha invece definito l’approvazione un “segnale di distensione e interesse verso la classe medica”. Ha aggiunto che “il nostro obiettivo è sempre curare e non uccidere i pazienti, ma per poterlo fare abbiamo bisogno di una tranquillità mentale che anche attraverso queste norme ci può essere riconsegnata”. Per Di Silverio si tratta di un primo passo verso una nuova stagione di confronto tra istituzioni e professionisti sanitari.