
Sclerosi multipla, migliora la terapia: 2 iniezioni l’anno
14 Settembre 2025Una iniezione di dieci minuti due volte l’anno. Queste le nuove frontiere terapiche (attraverso la somministrazione sottocute di Ocrelizumab) ed è l’innovazione sviluppata da Roche che ha ricevuto per questo l’approvazione da parte dell’AIFA per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR) e di quella primariamente progressiva (SMPP).
Già approvata dalla Commissione europea a giugno 2024 sulla base dei dati registrativi dello studio di Fase III OCARINA II, ocrelizumab è un’iniezione di 10 minuti che amplia l’accesso ai benefici del trattamento a più persone con SM in tutto il continuum della malattia e permette di ridurre sia i tempi di attesa necessari ad iniziare la terapia sia i problemi di IV capacity. La nuova modalità di somministrazione ha lo stesso schema posologico dell’infusione endovenosa (ev), che con 11 anni di esperienza clinica in termini di efficacia e sicurezza ha permesso il trattamento di oltre 350.000 pazienti a livello globale e 14.000 in Italia.
“La nuova modalità di somministrazione sottocutanea di ocrelizumab, efficace e sicura come quella endovenosa, prevista ogni sei mesi, rende la terapia più semplice e accessibile alle persone con sclerosi multipla, offrendo un significativo risparmio di tempo non solo per i pazienti, ma anche per caregiver e professionisti sanitari con un impatto positivo su tutto il percorso di cura” dichiara Massimo Filippi, Presidente del Collegio dei Professori Ordinari di Neurologia, Direttore dell’Unità di Neurologia, del servizio di Neurofisiologia e dell’Unità di Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e Professore Ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele.
La nuova modalità di somministrazione di ocrelizumab segna un ulteriore passo avanti nella semplificazione delle terapie e nel miglioramento della qualità della vita per le persone con sclerosi multipla, dimostrando come la scienza e la pratica clinica stiano continuando ad evolvere grazie all’innovazione e alla raccolta dei dati sugli outcome clinici riferiti dai pazienti. Ocrelizumab sc è stato sviluppato, infatti, come opzione di trattamento alternativo all’infusione endovenosa al fine di adattare la somministrazione alle esigenze individuali delle persone con SM e degli operatori sanitari.
Mario Alberto Battaglia, Direttore Generale Associazione Italiana Sclerosi Multipla e Presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, commenta: “Questa nuova modalità di somministrazione rappresenta un’evoluzione concreta nel modo in cui le persone con sclerosi multipla possono vivere la propria terapia. Quando una cura si adatta meglio alla quotidianità, non solo migliora l’aderenza, ma restituisce tempo,
autonomia e dignità. Come Associazione, raccogliamo ogni giorno il bisogno di soluzioni che non siano solo clinicamente efficaci, ma anche sostenibili nella vita reale. È questo il senso profondo dell’innovazione: trasformare la ricerca in strumenti che rispettano le persone, le loro scelte e il loro diritto a una vita piena”.