
Sanità campana ostaggio della politica
4 Agosto 2025Zuccarelli (OMCeO Napoli): «Restituire subito l’autonomia alla Regione o si abbia il coraggio di commissariarla di nuovo»
A quasi sei anni dalla formale uscita dal commissariamento, la sanità campana è ancora prigioniera di una paralisi istituzionale che ostacola l’impiego pieno e legittimo delle risorse regionali. In vista della riunione interministeriale di domani (4 agosto), il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia, Bruno Zuccarelli, parla apertamente di un «inutile braccio di ferro politico» che sta mettendo a rischio la salute dei cittadini. «Dal 2019 – sottolinea Zuccarelli – la Campania ha riconquistato sul piano formale l’autonomia, avendo raggiunto tutti gli obiettivi previsti nei settori ospedaliero, distrettuale e della prevenzione. Eppure, ancora oggi, non è libera di utilizzare pienamente i fondi e programmare il proprio futuro sanitario. Se gli standard richiesti sono stati raggiunti, questo diventa un ricatto, non una forma di controllo». Le tensioni di questi ultimi tempi hanno ulteriormente evidenziato come la sanità sia diventata terreno di propaganda e scontro personale, in un clima degenerato ben lontano dal doveroso confronto tra istituzioni. Nel frattempo, a pagare le conseguenze di questo stallo sono i cittadini. «L’Ordine dei Medici non fa politica – chiarisce Zuccarelli –, non siamo qui a parteggiare per l’uomo o per l’altro. Siamo vicini ai professionisti della salute e dei cittadini che sono ostaggi di questo braccio di ferro. I rappresentanti istituzionali – conclude – non possono continuare a tenere la salute dei cittadini in ostaggio dietro un inutile braccio di ferro, fondato su strumentalizzazioni politiche. Il continuo rinvio dell’autonomia della sanità campana è un’offesa al diritto alla cura, e trasforma la vita delle persone in un campo di battaglia istituzionale. Se ci sono i presupposti il Governo restituisca immediatamente la piena autonomia alla Regione Campania, diversamente si abbia il coraggio di tornare a commissariarla».