Sanità Campana, ancora concorsi ma non bastano

Sanità Campana, ancora concorsi ma non bastano

17 Giugno 2025 Off Di Antonio Magliulo

Giugno andiamo, è tempo di “concorsare”. Il piccolo gioco di parole che trasporta in un mese diverso (giugno invece che settembre) e in un altro lavoro (assistere gli infermi, al posto delle greggi) l’eco della breve poesia di D’Annunzio riferita alle periodiche migrazioni è stato solo un pretesto per sottolineare, ancora una volta, quello che sindacati ed associazioni di categorie, inascoltati, vanno ripetendo da tempo: la carenza di personale sanitario è diventata drammatica, segnatamente in Campania.

Non è bastato a porvi rimedio né il, cosiddetto, superconcorsone bandito da De Luca o, se preferite, da De Luca bandito, né quello, pur esso corposo, portato a termine dall’Asl di Salerno proprio in questi giorni.

La stessa azienda sanitaria locale salernitana, infatti, che sta tanto a cuore al governatore Campano, ha bandito un concorso per la copertura a tempo indeterminato di otto posti di dirigente medico nella disciplina “Farmacologia e Tossicologia clinica” e di altri otto posti, sempre a tempo indeterminato, per l’assunzione di medici pediatri e di altri dieci posti di dietisti, Area dei professionisti della salute e dei funzionari.

Per fermarsi ai più recenti e significativi pubblicati sul Burc del 16 scorso, ai concorsi salernitani va aggiunto quello avviato dall’Asl di Caserta, per sei mesi, che cerca così di coprire la voragine aperta nell’area della emergenza-urgenza dove mancano ben venti operatori tecnici specializzati-autisti di ambulanza. E poi c’è la questione annosa e drammatica della cronica carenza di anestesisti che in assenza di un allargamento di posti nelle scuole di specialità resterà tale e la diffusa, gravissima carenza di personale specializzato un po’ in tutte le aree critiche e dell’urgenze. Per non parlare dei medici di famiglia che sono diventati merce rarissima e con studi, sempre più spesso lontani dai luoghi di residenza degli assistiti.

Questo, prima degli altri, il nodo gordiano da sciogliere. Perché così come “senza soldi non si cantano messe”, senza personale non si può fare la sanità.