
Rimessa in libertà una cicogna bianca dopo lunga riabilitazione
25 Luglio 2025
La storia inizia quando viene rinvenuta ad aprile 2025, esausta e in condizioni critiche, sull’Isola di Ischia da alcuni volontari che, in sinergia con un Medico Veterinario libero professionista che effettua i primi soccorsi, allertano il CRAS Federico II per il tempestivo trasferimento presso la struttura specializzata che opera presso il Presidio Ospedaliero Veterinario ASL Napoli 1 Centro.
In tempi record la Cicogna bianca viene accolta dai Medici Veterinari del Centro Recupero Animali Selvatici CRAS che avviano le procedure mediche finalizzate alla stabilizzazione clinica, grazie alle quali dopo qualche settimana la Cicogna viene considerata fuori pericolo. Quindi, inizia il lungo e delicato iter riabilitativo teso a raggiungere le condizioni ottimali per l’eventuale rilascio in natura, monitorato costantemente.

Quindi, la Cicogna è stata trasferita presso l’Oasi WWF “Lago di Conza”, dove ha trascorso un breve periodo di preambientamento in una struttura dedicata ai Ciconiformi. Questa fase intermedia ha consentito all’animale di riadattarsi progressivamente all’ambiente naturale, riducendo lo stress e i rischi legati a una liberazione immediata mentre il rilascio definitivo è avvenuto in modo controllato, assicurando le migliori condizioni per il reinserimento in natura che è avvenuto con grande successo.
Recuperare un animale selvatico non è solo un atto di compassione o tutela individuale: è anche un’occasione preziosa per comprendere le dinamiche ecologiche e gli elementi che regolano i sistemi naturali di cui anche l’essere umano fa parte. Ogni esemplare che torna in libertà racconta qualcosa in più, offrendo indicazioni utili per proteggere la biodiversità, la salute dell’ambiente e la salute umana in ottica One health (“Una Sola Salute)”, e cioè un approccio integrato e unificante che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, la salute animale e la salute dell’ambiente.