
Riccardo Pazzona, negli sport di squadra l’intervento psicologico è fondamentale
22 Luglio 2025Psicologo dello Sport Riccardo Pazzona ha contribuito al raggiungimento di risultati di rilievo in ambito nazionale ed internazionale degli atleti che ha seguito professionalmente. È docente di Psicologia dello Sport presso l’Università degli Studi di Cagliari e Docente del Master di II livello di Psicologia dello Sport e Coaching di Psicologi dello Sport Italia.
La Psicologia dello Sport è scienza oramai affermata ma non sono pochi gli sportivi agonisti che ancora oggi rinunciano a questo importante supporto…
Ciò che osserviamo non è una semplice resistenza personale, ma un riflesso culturale. Il lavoro psicologico nello sport viene ancora, troppo spesso, associato a situazioni di crisi o fragilità, anziché essere riconosciuto come parte integrante del percorso di alto livello. Questa mentalità è il vero ostacolo. Cambiare questa visione significa fare un salto di qualità: per gli atleti, per i team, per lo sport nella sua interezza. Serve un cambiamento culturale che riconosca nella mente un ambito da allenare con la stessa sistematicità del corpo.
In realtà la mente è tutto. In special modo negli Sport singoli, vedi il recente successo di Sinner al torneo di Wimbledon.
In uno sport individuale come il tennis, la mente ha un impatto enorme perché ogni decisione, ogni gesto e ogni emozione ricadono direttamente sull’atleta. Il percorso di Sinner verso il successo a Wimbledon dimostra quanto sia importante allenare non solo il corpo, ma anche la mente. Ciò presuppone un percorso finalizzato a sviluppare la capacità di rimanere concentrati nei momenti di massima pressione, di gestire le emozioni in modo funzionale e di mantenere la fiducia in sé stessi anche dopo gli errori. È questo equilibrio mentale che permette di esprimere il massimo potenziale e di competere ad altissimi livelli.
Se l’intervento psicologico è importante negli Sport individuali non bisogna misconoscere la sua efficacia negli Sport di squadra in termini di coesione del gruppo, di inserimento del singolo nel gruppo, di sedute motivazionali. Tant’è che i team più importanti degli Sport più diffusi si avvalgono stabilmente della figura professionale dello Psicologo dello Sport.
Negli Sport di squadra l’intervento psicologico è fondamentale non solo per favorire la coesione, ma anche per gestire la complessità derivante dall’unicità di ciascun individuo che compone il gruppo. Ogni atleta porta con sé esperienze, motivazioni e modalità di relazione diverse, e lo psicologo dello sport aiuta a valorizzare queste differenze trasformandole in risorse per il team. Questa capacità di armonizzare il singolo con il collettivo rappresenta un elemento decisivo per la crescita del team e per il raggiungimento di risultati di eccellenza.
Per quello che riguarda la sua esperienza sarebbe interessante registrare, anonimamente, qualche caso
Ci sono storie che vanno oltre lo sport. Ho lavorato con un calciatore che ha affrontato non solo un infortunio al legamento crociato anteriore, ma una vera e propria battaglia contro la vita. Durante le analisi pre-operatorie e grazie ad ulteriori accertamenti post operazione al ginocchio, venne scoperto qualcosa che nessuno si aspettava: un cancro. La sua lotta non era più solo contro il tempo per rientrare in campo, ma contro qualcosa di ben più grande. Un’altra operazione, cure e tanta paura. Non solo ha affrontato il cancro, ma poco dopo ha dovuto anche fare i conti con un problema cardiaco, un’altra montagna da scalare. Ogni passo che faceva non era solo una conquista fisica, ma una vittoria mentale.
La rottura del ginocchio, per quanto devastante, si è rivelata la chiave che gli ha salvato la vita. La sua storia è la prova che ogni sfida, ogni trauma, non è solo un ostacolo, ma un’opportunità per diventare più forti, più resilienti, più antifragili. Il ritorno in campo non è stato solo un traguardo sportivo, ma una vittoria per la vita che vale più di oro olimpico.
Accanto alla professione c’è anche questa sua preziosa attività di ricerca. Qual è lo stato dell’arte?
Il panorama attuale della ricerca in psicologia dello sport è estremamente dinamico e orientato all’interdisciplinarità, con un crescente interesse per modelli predittivi della performance e per l’integrazione di strumenti di valutazione psicofisiologica e neurocognitiva. I miei prossimi studi proseguiranno sull’identificazione dei fattori che modulano l’efficienza decisionale sotto pressione, anche in chiave ecologica con ricadute dirette sull’ottimizzazione dei processi attentivi, anticipatori e autoregolativi dell’atleta. Con l’equipe contiamo di portare qualche novità interessante a Timisoara nel 2026 in occasione del Congresso della FEPSAC.