Radioterapia, l’Emicenter di Casavatore si dota di tecnologia di ultimissima generazione
19 Novembre 2025
L’Emicenter di Casavatore (Napoli), è la prima struttura in Italia a disporre di Elekta Evo, un’assoluta innovazione nel campo della Radioterapia Oncologica di precisione. Il sistema Elekta Evo è stato installato nella seconda sala di trattamento all’interno del Dipartimento di Radioterapia Oncologica del Consorzio Emicenter di Casavatore (NA), diretto dal dottor Paolo Muto. Il Dipartimento è il centro di riferimento regionale per la Radioterapia Oncologica ed è rinomato a livello nazionale per la qualità della produzione scientifica e per la ricerca clinica in Radioterapia Oncologica.
«Elekta EVO è il più recente sistema CT-Linac (o CT-Linear Accelerator), una tecnologia avanzata utilizzata in oncologia radioterapica che integra in un unico sistema una CBCT moderna basata su AI (CBCT, Cone Beam Computed Tomography) e un acceleratore lineare (Linac), segnando un passo decisivo verso una radioterapia sempre più personalizzata, precisa e accessibile», spiega il dottor Muto – coordinatore Radioterapia Oncologica Consorzio Emicenter. Il progetto EVO nasce dalla richiesta della comunità scientifica di sviluppare un acceleratore lineare in grado di effettuare radioterapia adattiva basata su immagini CBCT, sinora possibile solo con sistemi dedicati come ad esempio quelli basati su risonanza magnetica. Dopo un lungo percorso di ricerca e sviluppo, il nuovo dispositivo rappresenta oggi la più recente innovazione della casa svedese Elekta nel campo della radioterapia di precisione.
Un nuovo standard nella radioterapia adattiva
Elekta EVO – illustrano – è l’unico CBCT-LINAC attualmente in grado di offrire una versatilità senza pari nel trattamento di un ampio spettro di patologie oncologiche, grazie a un nuovo sistema di imaging CBCT all’avanguardia che abilita una serie completa di funzionalità adattive. Il sistema di CBCT utilizza un fascio di raggi X a forma conica, anziché a ventaglio come nella TC convenzionale, che ruota intorno al paziente acquisendo centinaia di immagini bidimensionali che vengono poi ricostruite dalla piattaforma di imaging Iris. Questo sistema permette di verificare, prima di ogni seduta di radioterapia, sia l’eventuale regresso del tumore sia la sua esatta posizione, come quella degli organi a rischio, al fine di modulare le dosi di raggi. Iris si basa su algoritmi di intelligenza artificiale e su GPU (Graphics Processing Units ) di ultima generazione, che consentono di ottenere immagini ad alta definizione e una maggiore precisione nella ricostruzione delle densità elettroniche. Questa nuova metodologia assicura pertanto la somministrazione di ogni singola dose di radioterapia con una precisione millimetrica.
«Elekta Evo – spiegano – è la risposta alla necessità da parte del radioterapista oncologo di avere a disposizione immagini di altissima qualità e definizione che lo guidino nella scelta del piano terapeutico in tempo reale, al fine di offrire un trattamento efficace e personalizzato al paziente», prosegue il dott. Muto. «Abbiamo voluto aggiornare i nostri servizi e oggi siamo i primi in Italia a sperimentare questa nuova tecnologia. La radioterapia adattiva può ridurre le incertezze e quindi potenziali alterazioni gli organi a rischio. L’obiettivo generale è un miglior targeting del tumore, una riduzione degli effetti collaterali sul paziente e una migliore qualità della vita per gli stessi». Elekta Evo consente di trattare uno spettro completo di indicazioni cliniche e la sua versatilità consente alla Radioterapia Oncologica del Consorzio Emicenter di scegliere tra un’ampia gamma di tecniche di radioterapia a fasci esterni e di adottare nuovi trattamenti a un ritmo adeguato sia al reparto, sia ai flussi di lavoro in clinica.
Elekta Evo nel dettaglio
La tecnologia alla base di EVO è incentrata sulla possibilità di adattare il target in corso del ciclo di radioterapia in rapporto alla variazione del volume tumorale e ai movimenti degli organi circostanti. Le peculiarità rispetto alle macchine già in commercio sono la velocità di erogazione della dose, che grazie alla tecnologia FFF (Flattening Filter Free) permette trattamenti più rapidi, il flusso di dose molto più elevato (fino a 2–4 volte superiore) e una minor dose di radiazione dispersa fuori dal target.
Elekta Evo garantisce una pianificazione terapeutica ottimizzata in ogni seduta.
La modalità adattiva, pur richiedendo qualche minuto in più per la procedura, riduce il numero complessivo delle sedute necessarie e migliora la precisione del trattamento, con benefici diretti per i pazienti e per l’organizzazione ospedaliera che vede una netta riduzione anche nelle liste di attesa grazie al turnover dei pazienti.
Tipi di tumore e durata sedute
Elekta Evo ha la prerogativa di poter essere utilizzato su tutti i tipi di tumori e su tutti i pazienti. La seduta di Adaptaive (Adattamento del piano di trattamento in ogni singola seduta, secondo le modifiche e lo spostamento del tumore) dura di più ma le sedute necessarie per completare il ciclo curativo sono di meno. «Grazie alle ultime tecnologie si sta andando verso l’ipofrazionamento del ciclo clinico, in cui a parità di dose totale si preferisce dare più dose in un numero inferiore di sedute, arrivando anche a un minimo di 5, sempre nel rispetto della patologia. Le fasi di un trattamento radiante consistono nella visita pre trattamento, centraggio radioterapico con TC dedicata, elaborazione e approvazione del piano di cura con il fisico sanitario con cui si stabiliscono il numero di sedute in rapporto alla dose che si vuole somministrare» – precisa il dottor Muto. Ulteriore vantaggio di Elekta Evo è quello di ridurre la tossicità legata ai trattamenti radianti, per cui l’accesso di pazienti che effettuano trattamenti combinati (chemio, immunoterapia, ormonoterapia) può risultare meglio tollerato.



