Polichetti (Udc) al programma Rai “FarWest”: “Ombre e silenzi sul Ruggi di Salerno”
16 Dicembre 2025Nonostante il cambio dei vertici, sul più grande ospedale del Sud continuano ad addensarsi interrogativi e polemiche. L’ultima puntata di FarWest, il programma di approfondimento in onda il venerdì sera su Rai3, è tornata a occuparsi dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, riportando l’attenzione su quello che viene definito il “sistema Ruggi”: un contesto segnato, secondo la trasmissione, da presunte irregolarità nelle nomine dirigenziali, gravi episodi di malasanità e diverse morti considerate sospette, quattro delle quali avvenute nel corso del 2025. Un quadro che, sempre stando all’inchiesta televisiva, avrebbe alimentato un clima interno pesante, con segnalazioni e denunce che avrebbero portato all’isolamento o a provvedimenti nei confronti di chi ha sollevato criticità.
Nel corso del servizio è stato intervistato anche Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc, che ha chiesto chiarezza e interventi immediati. “Quando emergono ombre così gravi su una struttura pubblica di questa importanza, non si può far finta di nulla – ha dichiarato Polichetti ai microfoni di FarWest – Parliamo di un ospedale che serve un bacino enorme di cittadini e che dovrebbe garantire trasparenza, merito e sicurezza delle cure”.
Secondo l’esponente dell’Udc, il nodo centrale resta quello della governance e dei controlli. “Le presunte irregolarità nelle nomine e i casi di malasanità raccontati non possono essere archiviati come episodi isolati – ha aggiunto – Se davvero esiste un clima che scoraggia chi denuncia, allora siamo davanti a un problema sistemico che va affrontato fino in fondo”.
Polichetti ha poi invocato l’intervento delle istituzioni competenti. “È necessario che il Ministero della Salute e la Regione facciano piena luce su quanto sta accadendo al Ruggi – ha concluso – I cittadini hanno diritto a sapere e i professionisti onesti hanno diritto di lavorare senza pressioni o ritorsioni. La sanità pubblica si difende con la trasparenza, non con il silenzio”.


