
Pier Francesco Mastroberti, l’arte per dialogare
26 Luglio 2025 Ho avuto il privilegio di aver incontrato, in più occasioni, Pier Francesco Mastroberti. La sensazione di condividere il tempo dell’incontro con l’amico di sempre. Colpisce di lui il tratto gentile e la profonda passione per l’arte come bisogno di dialogo, di esteriorizzazione e condivisione del suo mondo intimo. La produzione artistica di Mastroberti è un museo a cielo aperto che percorre grandi città nazionali e internazionali e piccoli paesi, piazze e luoghi di culto. Abita la sofferenza degli ospedali, la speranza che la vita si rinnovi contro ogni evidenza, perché anche questo può accadere. Mastroberti è scultore, pittore, un artista poliedrico. Innumerevoli le opere e i temi che affronta. Tratta del mito: eterno presente nella storia dell’uomo con “Bacco e Arianna” opera monumentale in bronzo che si può ammirare in S.Angelo di Fratte in provincia di Avellino. Parla di Lucania, la tua terra d’origine dove il silenzio e i piccoli paesi sono gocce sospese sui monti e vivono un tempo cristallizzato. Mastroberti ha svolto attività di Medico Anestesista-Rianimatore al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. A questa esperienza lega Il suo percorso di vita lasciando importanti opere scultoree. Al visitatore e al sofferente si rivolge l’immagine orante di San Pio da Pietrelcina, un’opera di Pier Francesco Mastroberti situata all’ingresso nell’area ospedaliera. Un messaggio di speranza per quanti affrontano il tempo della prova e della sofferenza. Del Santo l’artista con profonda sensibilità e devozione traccia in opere varie i tratti salienti della presenza e dell’azioni taumaturgica. Inoltrandosi nel chiaro-scuro delle corsie, luoghi di forti emozioni e contraddizioni. Un universo parallelo sofferente e caritatevole si giunge nella Cappella, nella contemplazione del Crocifisso dove Cristo è “sofferenza” tra i sofferenti.
Il percorso artistico di Mastroberti si arricchisce di una pregevole arte Presepiale. Opere che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Gli artisti hanno una specula diversa con la quale guardano il mondo. L’Autore non è avulso dall’attualità. Affronta l’emergenza da Covid. Sottolinea in pochi tratti la necessità di una metafisica che diventi aria nuova da respirare, pensiero antico da riscoprire, un umanesimo ispirata alla bellezza e alla salvaguardia del buono e del bello.