Osteopatia: il Roi chiede chiarezza sul testo del futuro decreto equipollenze

Osteopatia: il Roi chiede chiarezza sul testo del futuro decreto equipollenze

29 Settembre 2025 Off Di La Redazione

Mauro Longobardi: “Serve un confronto trasparente per arrivare all’Albo professionale in modo equo”.

 

Il Registro degli Osteopati d’Italia (Roi) accoglie con senso di responsabilità il passaggio decisivo rappresentato dal decreto sulle equipollenze, prossimo all’approdo in Conferenza Stato-Regioni, e chiede che le istituzioni forniscano risposte chiare su un testo che, nella sua attuale formulazione, non soddisfa pienamente le aspettative della categoria.

“Si tratta di un provvedimento tanto atteso quanto delicato” afferma Mauro Longobardi, Presidente del ROI. “Tuttavia il testo, reso pubblico solo da qualche giorno, non accoglie alcune proposte presentate dal ROI nella fase iniziale dei lavori e presenta aspetti che necessitano di un approfondimento tecnico e istituzionale prima della sua approvazione definitiva.”

“L’avvio delle procedure di iscrizione agli elenchi speciali ad esaurimento – previsti per inserire gli osteopati nel futuro Albo professionale – rischia di subire rallentamenti se non verranno chiarite le questioni ancora aperte. Il nostro obiettivo è evitare ulteriori ritardi nella conclusione dell’iter, ma occorre farlo nel pieno rispetto dello spirito della legge 3/2018” aggiunge Longobardi.

Il Roi, che rappresenta oltre 5.000 osteopati in tutta Italia, ha già avviato un confronto con la Federazione Nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, gli Istituti di formazione in Osteopatia, le Università e tutti gli stakeholder coinvolti, con l’obiettivo di raccogliere contributi concreti e condivisi per individuare soluzioni efficaci in un clima di collaborazione.

“L’iscrizione dei professionisti al futuro Albo professionale degli Osteopati rappresenta l’obiettivo che portiamo avanti con determinazione da oltre dieci anni. Per garantire basi solide al futuro dell’osteopatia in Italia, è fondamentale che questo passaggio avvenga in maniera ordinata, fluida ed equa, nel pieno rispetto del lavoro svolto da migliaia di professionisti e delle legittime aspettative dei cittadini” conclude Longobardi.