Ordine dei Medici di Napoli: un nuovo portale con un servizio che smaschera ciarlatani e “guru” dei social

Ordine dei Medici di Napoli: un nuovo portale con un servizio che smaschera ciarlatani e “guru” dei social

27 Dicembre 2025 Off Di La Redazione

Più servizi per iscritti e cittadini e una “porta d’accesso” contro le fake news.

Contrastare le mistificazioni sui social di guru del bisturi o falsi dentisti che poi, si scopre troppo tardi, non hanno alcuna abilitazione alla medicina o non sono a norma. Parte da qui il restyling del portale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Napoli, che punta sull’innovazione tecnologica nella gestione delle informazioni e dei servizi rivolti sia ai propri iscritti sia ai cittadini. In quest’ultimo caso con l’obiettivo di rendere più semplice l’accesso a contenuti verificati e a strumenti digitali utili nella relazione tra professionisti e utenza. La nuova “porta di accesso” è il sito www.ordinemedicinapoli.it, che in primo piano propone un box dedicato ai servizi smart e consente, tra le varie funzioni, di ricercare professionisti in ambiti particolarmente esposti a equivoci e abusi informativi: medicina estetica, medicine non convenzionali ed elenco degli psicoterapeuti. Un’impostazione che punta a mettere a disposizione dei cittadini informazioni certificate, favorendo scelte consapevoli e contrastando l’area grigia in cui, soprattutto sui social, possono proliferare falsi medici o millantatori che si presentano con qualifiche non reali. «Per verificare se uno sedicente guru è un medico abilitato – spiega il presidente Bruno Zuccarelli – basterà accedere al pannello dei servizi per il cittadino. Pochi clic consentiranno di evitare di affidarsi a ciarlatani e falsi medici». Il portale è inoltre strutturato secondo le regole indicate dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), con attenzione all’accessibilità anche per utenti con diverse abilità. Accanto ai servizi di consultazione, OMCeO Napoli rafforza il contrasto alle fake news in ambito sanitario, mettendo in condivisione il servizio “Dottore ma è vero che?”, pensato per offrire un’informazione accessibile, scientificamente solida e trasparente, utile a migliorare il rapporto medico–paziente e a ridurre l’impatto delle bufale. Alla base dell’evoluzione digitale c’è la piattaforma SuiteMeo2.0, costruita su un patrimonio di conoscenze alimentato direttamente dai medici tramite App dedicata e Area Riservata, dove sono conservati i dati storicizzati di ogni professionista. La soluzione ha consentito lo snellimento delle procedure dell’Ordine e un innalzamento degli standard di sicurezza nella conservazione e fruizione dei dati, favorendo uno scambio più dinamico di informazioni verso
l’utenza, non solo professionisti ma anche cittadini.