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31 Ottobre 2025Durante la 75ª sessione del Comitato regionale per l’Europa dell’Oms, tenutasi il 28 ottobre, il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha lanciato un forte richiamo sulla carenza di personale sanitario nel continente, stimata in oltre 800mila operatori.
Nel suo intervento, collegato da New York, Tedros ha sottolineato che “la carenza strutturale di medici, infermieri e altri professionisti rappresenta una delle principali minacce per la sostenibilità dei sistemi sanitari europei”. Il divario, ha precisato, riguarda in particolare l’assistenza territoriale, la medicina d’urgenza e i servizi di prevenzione.
Il direttore generale ha invitato gli Stati membri a investire in formazione, retention e condizioni di lavoro più attrattive, ricordando che il fabbisogno di personale è aggravato dall’invecchiamento della forza lavoro sanitaria e dal crescente peso delle malattie croniche e non trasmissibili.
La sessione ha evidenziato anche altre priorità per la Regione europea: la promozione della salute di bambini e adolescenti, la definizione di una nuova strategia sull’invecchiamento in buona salute e l’adozione di un piano per sfruttare l’innovazione digitale in sanità pubblica.
Sul piano globale, Tedros ha ricordato l’avanzamento del Pandemic Agreement, il nuovo trattato internazionale per la gestione delle emergenze sanitarie, e l’obiettivo di raggiungere entro il 2031 un finanziamento stabile del 50% del bilancio OMS tramite contributi obbligatori degli Stati membri.
“Rafforzare la forza lavoro sanitaria europea è essenziale per garantire la copertura universale e la resilienza dei sistemi nazionali” ha concluso il direttore generale.



 
					
							 
					
							 
					
							